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Chi è il cuoco italiano morto a 29 anni in discoteca a Ibiza: Alessandro aveva trovato lavoro stagionale

Pubblicato: 20/05/2025 12:00

Ci sono esperienze che segnano la vita: nuove opportunità, partenze, la voglia di mettersi in gioco in luoghi lontani da casa. Per tanti giovani, la stagione estiva rappresenta non solo un’occasione di lavoro, ma anche un momento per scoprire il mondo, intrecciare relazioni e crescere. Ma a volte, dietro l’entusiasmo di una nuova avventura, si cela un destino crudele e imprevedibile.

Un episodio avvenuto nelle scorse ore ha lasciato un’intera comunità sconvolta. La notizia ha iniziato a circolare con incredulità, diffondendosi velocemente anche oltre i confini locali.

Malore fatale in una discoteca: muore cuoco italiano di 29 anni

Si trovava da pochi giorni sull’isola di Ibiza, dove aveva iniziato un impiego stagionale come cuocoAlessandro Tocco, 29 anni, originario di Chieti, ha perso la vita improvvisamente nelle prime ore di lunedì 19 maggio, mentre si trovava all’interno di un noto locale notturno di Sant Antoni de Portmany.

La serata, cominciata tra musica e amici, ha preso una piega tragica quando Alessandro ha iniziato a sentirsi male. Secondo quanto riferito, i primi soccorsi sono arrivati dallo staff medico presente nella discoteca Amnesia, dove si stava svolgendo una grande festa. Tuttavia, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente.

A quel punto è stato richiesto l’intervento urgente dei soccorsi esterni. I paramedici, giunti sul posto in ambulanza, hanno tentato a lungo di rianimarlo con il supporto della Polizia Locale e della Guardia Civil, ma Alessandro è deceduto all’interno della struttura, come confermato dalle autorità sanitarie locali.

«Non l’hanno potuto salvare», si legge tra i messaggi pubblicati sui social da amici e conoscenti, increduli davanti a quanto accaduto. Le autorità spagnole hanno disposto l’autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni per chiarire le cause del decesso. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella di un eventuale uso di sostanze, ma solo gli accertamenti medico-legali potranno fornire risposte certe.

Nel frattempo, la città di Chieti e quella di San Giovanni Teatino, dove vivono i suoi familiari, sono in lutto. «Sei stato l’amico di tutti, sempre con il sorriso e tanta voglia di fare», scrivono in rete gli amici. Il Consolato italiano sta ora assistendo i parenti nelle procedure di rimpatrio e nei contatti con le autorità locali.

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