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Maltempo Italia, violenta bomba d’acqua: decine di comuni in ginocchio

Pubblicato: 20/05/2025 15:39

Le “bombe d’acqua” non sono più solo un termine da cronache estive, ma una realtà sempre più frequente che trasforma le nostre città in scenari di emergenza. Questi intensi fenomeni meteorologici, capaci di scaricare enormi quantità di pioggia in pochissimo tempo, sono un chiaro segnale del cambiamento climatico che stiamo vivendo. Anche le aree tradizionalmente meno soggette a rischi idrogeologici non sono più al sicuro, trovandosi a fronteggiare la furia degli elementi.

Un fenomeno sempre più diffuso

Le zone pedemontane, in particolare, risultano oggi tra le più vulnerabili. Questi territori, spesso impreparati ad affrontare calamità di tale portata, vivono un stato di fragilità strutturale che la crescente imprevedibilità del clima non fa che esacerbare. Anche quando le previsioni indicano un rischio moderato, la realtà può superare di gran lunga ogni aspettativa.

“Una bomba d’acqua di questa entità non era prevista”, afferma Patrizia Storello, sindaca di Roletto, sottolineando come le allerte meteorologiche siano spesso incapaci di anticipare la vera intensità delle precipitazioni. Nel frattempo, uomini e mezzi lavorano instancabilmente per ripulire le strade da acqua, fango e detriti, iniziando da via Costa, per poi passare a via Pascoli, dove una frana ha interrotto completamente la viabilità.

Interventi e prevenzione: la risposta delle comunità

La situazione di emergenza tocca anche i comuni limitrofi, costringendo i sindaci a firmare ordinanze per la chiusura delle strade e per contenere i danni. A Frossasco, il sindaco Federico Gaido ha chiuso diverse arterie urbane: via dei Pui, via Baisa, via Roletto, via San Giusto e molte altre rimangono inaccessibili. Alcune aree sono completamente sommerse dall’esondazione dei canali vicini, con la protezione civile e i volontari dell’Aib che lavorano senza sosta per far fronte all’emergenza.

Anche a Cantalupa, l’allerta è massima. Frane e smottamenti hanno colpito diverse zone, con strade come via Scrivanda parzialmente chiuse per colate di fango. Altre vie, come via S. Antonio, via Druetti, strada Chiuselli e strada Saretto, sono monitorate costantemente per il rischio di nuovi cedimenti. Gli interventi sono incessanti, ma il maltempo lascia una traccia profonda e inquietante della sua forza devastatrice.

Verso una gestione sostenibile del territorio

Quello che un tempo sembrava un evento straordinario rischia di diventare la norma. Le bombe d’acqua non sono più emergenze isolate, ma chiari segnali di un cambiamento climatico in atto. È fondamentale riflettere seriamente sulle politiche di prevenzione e gestione del territorio per evitare che questi fenomeni diventino devastanti nella loro ricorrenza.

Tutto questo è accaduto nel Pinerolese, in provincia di Torino, un chiaro monito che richiede azioni mirate e concrete per salvaguardare i nostri territori dalle forze implacabili della natura.

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