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Si schianta con lo scooter a 16 anni, Cristian muore così: ora il sospetto atroce

Pubblicato: 20/05/2025 16:16

Ci sono notizie che arrivano con il peso di un silenzio profondo, quelle che nessuno vorrebbe mai sentire, ma che improvvisamente calano su una comunità come un velo di dolore. Quando a spegnersi è la vita di un giovane, il tempo sembra fermarsi e ogni parola fatica a trovare spazio tra l’incredulità e la commozione.

In certi casi, una serata qualsiasi può trasformarsi in una frattura irreparabile, un prima e un dopo che divide famiglie, amici, intere città. E intorno a quella linea invisibile, restano le domande, i ricordi e il bisogno di verità.

«Chi sa qualcosa, parli»

Cristian Centi Calabrese aveva solo 16 anni, ma la sua vita si è interrotta in modo drammatico. A seguito di un grave incidente stradale, il giovane non ce l’ha fatta. Nella serata di ieri, i medici hanno dichiarato la morte cerebrale, ponendo fine a ogni speranza. I familiari, pur straziati dal dolore, stanno valutando in queste ore la possibilità della donazione degli organi.

L’incidente era avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 maggio, mentre il ragazzo rientrava a casa dopo una serata trascorsa con amici. In sella al suo scooter, aveva perso il controllo del mezzo finendo contro un muretto. L’impatto, violentissimo, lo aveva scaraventato sull’asfalto. A prestare i primi soccorsi erano stati alcuni automobilisti di passaggio. I sanitari del 118 lo avevano trasportato d’urgenza all’ospedale, dove era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione. Cristian, però, non ha mai ripreso conoscenza.

Le forze dell’ordine stanno ora cercando di far luce sulla dinamica dello schianto. La polizia stradale sta analizzando i filmati di alcune telecamere e ascoltando le testimonianze per capire se ci sia stato il coinvolgimento di un altro veicolo. Nei giorni scorsi, la madre del ragazzo aveva lanciato un appello sui social:
«Dalla dinamica è impossibile che l’abbia fatto da solo… chi sa qualcosa, parli».

La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. I periti stanno esaminando lo scooter per verificare possibili guasti o cause esterne.

Intanto, la comunità si è raccolta attorno alla famiglia. Cristian viene ricordato come “un ragazzo solare, gentile, sempre disponibile”. Parole semplici, ma che raccontano una presenza viva, ora affidata alla memoria di chi lo ha conosciuto e amato.

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