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“Non compro mai, ricevo regali” e scoppia la polemica: ministro costretto a dimettersi

Pubblicato: 21/05/2025 18:58

In certi momenti, basta una frase fuori luogo per scatenare reazioni a catena. Un commento che forse voleva essere ironico o leggero può trasformarsi in una bomba politica, specialmente in contesti sociali ed economici già tesi. Quando la sensibilità pubblica è alta su determinati temi, ogni parola pronunciata da un rappresentante delle istituzioni pesa il doppio.

È quello che è successo recentemente a un esponente di primo piano del governo di un Paese asiatico, dove una battuta infelice legata a un alimento simbolico ha provocato indignazione e richieste immediate di assunzione di responsabilità. L’intervento, pronunciato in pubblico, ha suscitato un’ondata di critiche e ha portato a un passo indietro da parte del protagonista.

Bufera sul ministro per una frase sul riso: si dimette

Il Ministro dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca Taku Eto ha annunciato oggi le proprie dimissioni, a seguito delle polemiche esplose dopo alcune dichiarazioni ritenute inopportune. Durante un recente evento di raccolta fondi del Partito Liberal Democratico, tenutosi nel fine settimana, Eto ha affermato: “Non compro mai il riso, me lo regalano i miei sostenitori”.

Una frase che da subito ha fatto infuriare molti cittadini, anche per via dell’aggiunta che l’ex ministro avrebbe fatto poco dopo: “Ne ho così tanto a casa che potrei aprire un negozio e cominciare a venderlo”. Le parole hanno avuto un effetto dirompente in un momento in cui il prezzo del riso ha raggiunto livelli record, generando forte malcontento nella popolazione.

Eto, dopo aver lasciato l’incarico, ha riconosciuto pubblicamente l’errore: “Ho fatto un’affermazione estremamente inappropriata in qualità di ministro responsabile. Per questo, chiedo nuovamente scusa al popolo giapponese”. A sostituirlo è stato nominato Shinjiro Koizumi.

La questione è particolarmente delicata perché il riso rappresenta un alimento centrale nella dieta giapponese, e i suoi rincari hanno costretto l’esecutivo a intervenire più volte per contenere la crisi. Secondo dati ufficiali, il costo è aumentato di quasi 30 dollari per 5 kg solo nella seconda settimana di maggio.

Il governo guidato da Shigeru Ishiba, già in difficoltà per la perdita della maggioranza, vive una fase di profonda instabilità politica. Il Partito Liberal Democratico, uscito indebolito dalle elezioni anticipate dello scorso ottobre, dovrà affrontare un nuovo test alle urne nel luglio 2025. E i sondaggi, al momento, non promettono nulla di buono: solo il 27,4% dei consensi, il dato più basso nella storia del partito.

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