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Terremoto in politica, il sindaco in manette: le accuse contro di lui

Pubblicato: 21/05/2025 10:11

Terremoto nella politica locale. Un sindaco in carica è stato arrestato dalla Guardia di Finanza, con accuse pesanti legate a reati contro la pubblica amministrazione. La notizia ha iniziato a circolare nella serata di ieri, scuotendo il panorama istituzionale e provocando forte imbarazzo tra le forze politiche locali.

Secondo le prime informazioni, l’arresto è avvenuto in flagranza di reato, al termine di una cena seguita a un evento sportivo. Un blitz che ha colto di sorpresa non solo l’indagato ma anche l’intera cittadinanza, rimasta sgomenta di fronte a un’accusa tanto grave: una mazzetta, consegnata sul momento, e subito scattato l’intervento delle forze dell’ordine.

A finire in manette è Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, 48 anni, di professione avvocato. L’operazione è stata coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, che contesta al primo cittadino il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, una fattispecie che rientra nella più ampia cornice dei reati contro la pubblica amministrazione.

Secondo gli investigatori, Coppola sarebbe stato sorpreso mentre riceveva una somma di denaro in contanti, durante una cena a cui aveva partecipato dopo un’iniziativa sportiva. Il tutto sarebbe avvenuto in presenza dei militari della Compagnia di Massa Lubrense, che da tempo tenevano sotto osservazione i suoi movimenti.

Massimo Coppola era stato eletto alle amministrative del 2020 con un ampio cartello di liste civiche, conquistando il consenso della cittadinanza anche per il suo profilo “civico” e distante dai partiti tradizionali. L’arresto rappresenta quindi un colpo durissimo per l’amministrazione e per l’immagine della città, in piena stagione turistica.

Le indagini proseguono, e non si esclude che nelle prossime ore possano emergere ulteriori dettagli su episodi precedenti o su eventuali complicità. Intanto, si attende la decisione del giudice sulle misure cautelari e la posizione ufficiale dell’amministrazione comunale. L’interrogatorio di garanzia potrebbe svolgersi già nelle prossime 48 ore.

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