
Per quasi vent’anni quell’impronta, nota come “reperto numero 33”, era stata dimenticata, considerata un dettaglio trascurabile. Ma oggi, quella stessa impronta palmare trovata sulle scale della villetta di Garlasco, dove il 13 agosto 2007 fu uccisa Chiara Poggi, potrebbe cambiare tutto. Secondo una nuova consulenza, ora al vaglio degli inquirenti, questa traccia potrebbe finalmente rivelare il suo proprietario e riscrivere il destino del caso.
Una nuova luce sul passato
Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli, esperti rispettivamente del Ris e della dattiloscopia forense, hanno scoperto una connessione diretta tra l’impronta e il palmo di Andrea Sempio, amico della famiglia Poggi. Per anni ai margini delle indagini, Sempio è ora indagato per omicidio. Questa svolta riporta la sua presenza nella casa di Chiara sotto una nuova luce, dopo che nel 2017 l’ipotesi della sua colpevolezza era stata archiviata.

Inizialmente, il riconoscimento dell’impronta è stato effettuato tramite scansione ottica. Tuttavia, per ridurre al minimo gli errori, è stata richiesta una seconda verifica con la tecnica dell’inchiostrazione. Secondo il Corriere della Sera, questa scelta, formalmente motivata da un presunto errore procedurale, è stata in verità strategica per confermare l’identificazione di Sempio.
L’importanza della scoperta ha spinto gli inquirenti a informare Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara già condannato per l’omicidio, e Marco Poggi, il fratello della vittima. Durante gli incontri, oltre alla comparazione delle impronte, sono stati mostrati anche manoscritti attribuiti a Sempio, considerati dai periti come contenenti frasi “inimmaginabili”. Tuttavia, il contenuto preciso resta ancora riservato.
Un caso che si riapre
Il caso Garlasco, apparentemente chiuso con la condanna di Stasi, si riapre con un colpo di scena che nessuno si aspettava. Un elemento finora non considerato si trasforma in un potenziale punto di svolta, mentre l’opinione pubblica si chiede come sia stato possibile ignorarlo per così tanto tempo. Ora, con Sempio al centro delle indagini, molte domande restano ancora senza risposta, e la giustizia sembra essere tornata al punto di partenza.