
Nel panorama mediatico italiano, pochi casi hanno suscitato tanta attenzione quanto quello di Alberto Stasi e il delitto di Garlasco. Da anni, il giornalista Vittorio Feltri è una delle voci più accese nel criticare la condanna di Stasi, e con l’apertura di nuove indagini, la sua posizione si fa ancora più forte.
Intervistato dal Tg4, Feltri ha ribadito con passione la sua convinzione che Stasi sia sempre stato innocente. “Stasi si è fatto 16 anni di carcere senza una prova”, ha dichiarato, puntando il dito contro un sistema giudiziario che, secondo lui, ha fallito. Feltri non risparmia critiche nemmeno alla Cassazione che ha ribaltato le precedenti assoluzioni, definendo la situazione “assurda”.

nuove indagini, vecchi dubbi
Siamo nel 2025, ben diciotto anni dopo quel tragico 13 agosto 2007. Il ritrovamento del corpo senza vita di Chiara Poggi ha dato il via a un processo giudiziario lungo e complesso. Ora, con il nome di Andrea Sempio nel registro degli indagati, Feltri si mostra cauto: “sono ancora tutti da verificare”, afferma rispetto ai nuovi elementi emersi.
Nonostante questo, il giornalista continua a difendere Stasi. Infatti, secondo Feltri, pensare di trovare la verità oggi è “velleitario”. La sua convinzione sull’innocenza di Stasi non vacilla, e il suo giudizio resta netto.

feltri e la sua battaglia personale
Con un tono provocatorio, Feltri insiste sul fatto che Stasi sia stato un capro espiatorio. “Ha pagato per ciò che non ha fatto”, ribadisce, denunciando una macchina accusatoria che si sarebbe basata su “stupidaggini”. La possibilità di scoprire il vero assassino dopo 18 anni sembra remota, e Feltri non esita a sottolineare che “lo capisce anche un cretino”.
Questa battaglia personale ha portato Feltri a essere una delle poche voci a sostenere l’innocenza di Stasi sin dall’inizio. “Ora lo dicono tutti che è innocente, ma io l’ho capito subito”, afferma con orgoglio, ricordando il suo impegno nel caso.
un caso che divide l’italia
In un Paese dove i casi di cronaca possono infiammare l’opinione pubblica, il delitto di Garlasco continua a suscitare dibattiti accesi. L’interesse per il caso non è diminuito, e mentre le nuove indagini si sviluppano, Feltri rimane una figura centrale, con una posizione chiara e una retorica incisiva che continua a fare eco nei salotti televisivi e sui giornali.
La storia di Stasi e del delitto di Garlasco non solo rappresenta un enigma irrisolto, ma anche una questione di fiducia nel sistema giudiziario italiano, un tema che Feltri non smette di portare alla ribalta con la sua consueta veemenza.