
L’istruzione superiore negli Stati Uniti affronta un momento di grande tensione, con decisioni governative che rischiano di alterare il panorama accademico globale. L’ultima mossa dell’amministrazione Trump rappresenta un duro colpo per uno dei settori più prestigiosi del Paese, portando a interrogativi sulla capacità degli atenei di mantenere il proprio ruolo guida nella formazione internazionale.
Le politiche migratorie restrittive hanno già avuto impatti significativi su numerose università, ma ora la controversia tocca un nome di spicco, simbolo dell’eccellenza educativa mondiale. Gli esperti si interrogano sulle motivazioni dietro una scelta che potrebbe non solo danneggiare il sistema accademico statunitense, ma anche influire negativamente sull’immagine del Paese come destinazione per talenti globali.

Nuovo capitolo nella controversa politica dell’amministrazione Trump nei confronti delle istituzioni accademiche: Harvard University ha ricevuto una notifica ufficiale che revoca la certificazione per il suo programma destinato a studenti e visitatori stranieri. Lo riporta il New York Times, che cita una lettera inviata dalla segretaria alla sicurezza interna, Kristi Noem. “Vi scrivo per informarvi che, con effetto immediato, la certificazione è revocata”, si legge nel documento.
Studenti stranieri obbligati a lasciare gli Stati Uniti
La decisione ha conseguenze immediate per gli studenti internazionali attualmente iscritti all’università. Secondo il Dipartimento per la sicurezza nazionale, coloro che non riusciranno a trasferirsi presso altri istituti dovranno abbandonare il Paese, perdendo il loro status legale. Il ministero ha motivato la revoca affermando che Harvard avrebbe creato un “ambiente non sicuro” sul campus, senza fornire ulteriori dettagli.

Crisi finanziaria e tagli al vertice
L’inasprimento delle misure contro Harvard arriva in un momento delicato per l’ateneo, già in difficoltà economica. Secondo Bloomberg, il presidente dell’università ha deciso di ridurre il proprio stipendio del 25% come segnale di solidarietà nei confronti del corpo docente e degli studenti colpiti dalla crisi.
La misura di Trump ha sollevato critiche non solo nel mondo accademico, ma anche tra gli esperti di politica estera, che temono ripercussioni sulla reputazione degli Stati Uniti come meta per gli studenti internazionali.