
I biscotti sono tra gli alimenti da colazione più amati, ma non tutti i biscotti sono uguali. Sul mercato esistono tantissime varianti: biscotti al cioccolato, alla panna, ai cereali, integrali, al miele, senza glutine, senza zuccheri aggiunti e molti altri. Per aiutarti a scegliere consapevolmente, Altroconsumo analizzato oltre 500 tipi di biscotti, suddividendoli in quattro categorie principali: secchi, frollini, integrali e con fibre, leggeri e “senza” (senza zuccheri, glutine, o a ridotto contenuto di grassi).
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In cosa si differenziano i biscotti
1) Partiamo dai frollini: “I biscotti più calorici”. Scrivono gli esperti di Altroconsumo: i frollini sono tra i più golosi, ma anche i più calorici. Contengono in media 18 g di grassi ogni 100 g, spesso dovuti a burro o oli vegetali. La presenza di ingredienti come cioccolato, panna e nocciole può far salire il valore calorico oltre 500 kcal per 100 g. Non sono la scelta migliore se cerchi qualcosa per la dieta.
2) I secchi: “Più leggeri e semplici”. I secchi sono una scelta più leggera rispetto ai frollini. Hanno una composizione semplice: farina, zucchero, burro, latte o uova, sale e agenti lievitanti. Sono meno ricchi di grassi e calorie, quindi più indicati per una colazione leggera o una dieta controllata.
3) Gli integrali e con fibre: “Attenti all’etichetta”. Gli integrali aiutano ad aumentare l’apporto di fibre alimentari, ma attenzione: non tutti sono davvero integrali. Alcuni prodotti, sebbene promossi come “fonte di fibre”, sono realizzati con farine raffinate e crusca aggiunta. Per un vero biscotto integrale, controlla che l’ingrediente principale sia farina integrale. Un buon valore di riferimento è almeno 6 g di fibre per 100 g per poter essere considerato “ricco di fibre”.
4) Biscotti “senza”: zucchero, glutine o grassi? I senza zucchero o senza glutine sembrano più salutari, ma è importante leggere bene l’etichetta. Eliminare un ingrediente comporta sostituirlo con un altro, non sempre vantaggioso. Ad esempio, i senza zucchero possono contenere dolcificanti o amidi raffinati, mentre quelli senza glutine, se non sei celiaco, non offrono benefici provati e possono avere meno fibre e carboidrati utili alla dieta quotidiana.

Come scegliere i biscotti migliori e quanti mangiarne
Occhio alle etichette. Meglio preferire biscotti con: meno zuccheri e meno sale; grassi insaturi, come olio di mais, soia, girasole o oliva; nessun olio di palma (se possibile). I grassi da evitare: olio di palma e cocco (ricchi di grassi saturi). Grassi da preferire: oli vegetali come mais, soia, girasole, oliva e colza. Attenzione all’olio di colza nei bambini sotto i 10 anni: un consumo eccessivo può provocare problemi cardiovascolari, secondo l’EFSA. Quanti biscotti mangiare al giorno? La porzione consigliata è di 30 grammi al giorno, ma il numero esatto varia a seconda del peso dei singoli prodotti. Ecco alcuni esempi pratici di Altroconsumo:
– Gentilini Vittorio al limone: 4 g ciascuno → 7 per porzione;
– Saiwa Oro Classico: 5,2 g → 6 ;
– Pavesi Gocciole Chocolate: 12 g → 2 e mezzo;
– Mulino Bianco Macine: 13 g → 2 e mezzo;
– Mulino Bianco Biscottone: 20 g → 1 biscotto e mezzo.