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Botti nella notte e fumo ovunque, i tifosi del Napoli scatenano l’inferno sotto l’albergo del Cagliari

Pubblicato: 23/05/2025 09:05

In alcune città, il calcio è molto più di uno sport: è identità, passione e appartenenza. Quando una partita può decidere il destino di un’intera stagione, ogni dettaglio diventa cruciale. Anche il riposo dell’avversario, anche l’atmosfera che si respira nelle ore che precedono il fischio d’inizio.
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E così capita che la tensione si trasformi in un’energia collettiva difficile da contenere. Rumori, colori, cori e gesti diventano strumenti di partecipazione a un rituale che coinvolge migliaia di persone, animate dallo stesso desiderio: spingere la propria squadra verso la vittoria.

Motorini, cori e fuochi: la notte agitata dell’antivigilia

Un nutrito gruppo di tifosi si è dato appuntamento nelle ore notturne sotto l’hotel dove alloggia la formazione ospite, in vista di una delle sfide più sentite dell’anno. A bordo di uno sciame di motorini, i sostenitori hanno attraversato la zona emettendo un fragore continuo di clacson, botti e cori a squarciagola.

“Volevamo far sentire la nostra presenza”, è il messaggio non dichiarato, ma chiarissimo. Le torce accese hanno illuminato l’area di un rosso acceso, mentre venivano lanciati razzi pirotecnici e intonati canti che hanno turbato il sonno dei giocatori avversari. Tutto in un clima che preannuncia quello che sarà lo scenario dello stadio, sold out da giorni con biglietti venduti in poche ore.

Obiettivo scudetto: vincere, senza fare calcoli

L’attesa è febbrile, e il clima attorno alla gara lo dimostra. Il Napoli di Antonio Conte ha un solo punto di vantaggio sui rivali diretti, ma la parola d’ordine è non pensare troppo: “Andare a prendere il titolo finendo il lavoro”, ha detto l’allenatore.

Le combinazioni favorevoli potrebbero rendere meno drammatico il verdetto, ma nessuno vuole affidarsi al caso. Serve chiudere la gara con determinazione, dominare fin da subito. Perché “l’attesa del piacere è essa stessa il piacere”, ma solo fino a un certo punto: poi tocca al campo dire la sua.

Il rispetto dell’avversario e la voglia di onorare il gioco

Dall’altra parte, il Cagliari arriva con un obiettivo già raggiunto: la salvezza. Ma l’allenatore Davide Nicola ha assicurato che i suoi daranno tutto: “Siamo persone serie, daremo il massimo e suderemo la maglia”.

A separare i partenopei dal quarto titolo nazionale resta solo una partita. Una città intera trattiene il respiro.

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Ultimo Aggiornamento: 23/05/2025 17:11

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