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Caso Garlasco, l’esclusiva delle foto della taverna di casa Poggi: cosa si scopre!

Pubblicato: 23/05/2025 19:40

Nuove immagini, recentemente pubblicate da Tgcom24, hanno riacceso l’attenzione sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Le fotografie, acquisite durante le indagini iniziali e ora disponibili nel fascicolo d’inchiesta, ritraggono la taverna della villetta di via Pascoli, luogo in cui fu rinvenuto il corpo della giovane. Le immagini mostrano chiaramente una serie di giochi da tavolo riposti ordinatamente sugli scaffali, confermando quanto dichiarato da Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, che aveva affermato di frequentare spesso quel locale per recuperare giochi da tavolo.

Tuttavia, un’osservazione più attenta delle fotografie solleva un interrogativo: nonostante le dichiarazioni di Sempio e Marco Poggi riguardo a incontri per giocare al PC e alla PlayStation, nessuno dei due dispositivi appare nelle immagini della taverna. Questo dettaglio contrasta con le versioni precedenti e solleva dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni.

La taverna è già stata al centro delle attenzioni investigative: è lì che il corpo di Chiara Poggi fu scoperto, ed è lì che venne repertata l’impronta attribuita a Sempio. La recente riapertura del caso da parte della Procura di Pavia mira a chiarire ogni incongruenza, anche attraverso nuove tecnologie e consulenze scientifiche. Ora, le immagini e la collocazione degli oggetti potrebbero contribuire a rafforzare o indebolire versioni già rilasciate, in un contesto dove ogni dettaglio – anche una scatola di giochi – può fare la differenza.

Andrea Sempio, che all’epoca dei fatti era poco più che maggiorenne, ha sempre sostenuto di conoscere bene gli spazi della villetta e che si recava spesso nella taverna per accedere ai giochi, in particolare alla PlayStation e ad altri passatempi condivisi con Marco Poggi. Durante le nuove indagini, la difesa ha ribadito che “ha frequentato ogni angolo della casa, tranne la camera da letto dei genitori”, e che la presenza di una sua impronta palmare su una parete in fondo alle scale della taverna è compatibile con quella consuetudine.

La Procura di Pavia ha riaperto il caso, affidando le indagini al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano. Sono in corso verifiche sul DNA di Sempio, in particolare per confrontarlo con le tracce biologiche trovate sotto le unghie di Chiara Poggi. Tuttavia, alcuni reperti cruciali, come il pigiama indossato dalla vittima, sono stati smaltiti nel 2022, complicando ulteriormente le indagini. Nonostante ciò, gli inquirenti stanno cercando di recuperare materiale utile per chiarire la dinamica dell’omicidio

Le nuove immagini della taverna potrebbero rappresentare un elemento decisivo nel caso, fornendo indizi sulla veridicità delle dichiarazioni di Sempio e contribuendo a chiarire il mistero che circonda la morte di Chiara Poggi. La Procura di Pavia continua a lavorare per fare luce su ogni aspetto del delitto, con l’obiettivo di ottenere giustizia per la giovane vittima e la sua famiglia.

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