
“Ho il sospetto che l’indagine sia molto debole e che quindi stiano cercando di creare il mostro mediatico. Perché se l’indagine fosse forte Sempio sarebbe già stato arrestato”. Così Angela Taccia, legale e amica storica di Andrea Sempio, commenta gli ultimi sviluppi giudiziari in un articolo di intervista su Repubblica. La vicenda torna al centro dell’attenzione dopo il ritrovamento di un’impronta lungo la parete delle scale nella casa dei Poggi. Ma, precisa l’avvocata, “è una consulenza tecnica di parte. Andrà accertata in un contraddittorio. Per questo anche noi potremmo nominare un consulente dattiloscopico”.
Presenze abituali e impronte da chiarire
“Sì, certo. Ma come già raccontato da Sempio e confermato da Marco Poggi, lui frequentava tutti gli ambienti della casa tranne la camera da letto dei signori Poggi”, continua Taccia. La scala in questione era usata per accedere alla cantina-attrezzi: “Che ci sia un’impronta di Sempio mi pare normale. Su quella parete ci sono anche le impronte di Marco e dei carabinieri”. Il motivo? “Per prendere dei giochi in scatola che tenevano lì”.

Il peso dell’esposizione pubblica
Sempio, intanto, è “molto provato. Da quando è emersa la notizia della terza indagine, lo è sempre di più”. Ma, sottolinea l’avvocata, “da un punto di vista giudiziario non ha timori”. Anche sull’impronta, dice Taccia, “mi ha ripetuto quello che le ho detto”. Sull’emergere di nuovi elementi, l’avvocata puntualizza: “Sono consulenze tecniche di parte, non perizie. Ma se c’è una verità alternativa a quella sancita nella sentenza su Stasi, è giusto approfondirla”.
Il processo mediatico e il disagio personale
“Lo spaventa l’aspetto mediatico”, ammette Taccia, criticando la diffusione selettiva di appunti e quaderni di Sempio. “Ci sono pagine del 2017 dove Andrea si chiede: ma cosa ho fatto?”. Ora, non vive più a Voghera: “Non riusciva più nemmeno a uscire per andare al lavoro”. Sul famoso “lotta dura senza paura” scritto sui social: “Non è una guerra personale. Ma professionalmente è guerra. E lo slogan evoca battaglie civili”. E aggiunge: “La tigre è tranquilla se non la attacchi”.
Nessuna sanzione dall’Ordine degli Avvocati, conferma. “Io non ho commesso nessun illecito. Mi criticano? Pazienza. Mi hanno minacciata via mail, ma continuo a fare il mio lavoro”. Infine, un ricordo: “Un gruppo di sfigati, così eravamo a Garlasco. Musica Ska, giochi in scatola e niente discoteche fighette”.