
Ogni giorno, in ospedale, si combattono battaglie invisibili. Famiglie che sperano, medici che tentano l’impossibile, pazienti che non conoscono ancora la vita per intero. A volte il miracolo non arriva con clamore, ma si manifesta in un gesto semplice. Come sentire, per la prima volta, la voce della propria madre.
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La medicina continua a superare i suoi limiti. Tra microscopi e sale operatorie, la ricerca trasforma sogni in possibilità concrete. I progressi non riguardano solo le malattie, ma anche la qualità della vita. In certi casi, una scoperta cambia tutto. Cambia il futuro di una persona. Cambia quello di una famiglia intera.
A Parma il miracolo della voce

Un bambino di due anni, nato senza i nervi uditivi, ha sentito per la prima volta la voce dei suoi genitori. L’ospedale di Parma ha ospitato un intervento rarissimo, eseguito dall’equipe del dottor Maurizio Falcioni, specialista in otoneurochirurgia. L’operazione ha previsto l’impianto di un dispositivo uditivo direttamente nel tronco dell’encefalo. Si tratta di un’area cerebrale estremamente delicata. Il dispositivo, una placca con 21 elettrodi, è stato posizionato con precisione millimetrica sul nucleo cocleare.
La procedura ha coinvolto anche il dottor Maurizio Guida, esperto in elettrofisiologia. Dopo l’intervento, l’attivazione dell’impianto ha richiesto ore di test e registrazioni. Non esiste un feedback diretto da parte del paziente. I segnali vanno interpretati e differenziati. Serve creare una vera e propria mappa acustica cerebrale. A distanza di otto mesi, il bambino ha cominciato a riconoscere i suoni. E a comunicare.