Moody’s conferma il rating dell’Italia a Baa3 e migliora l’outlook da stabile a positivo. È questo il verdetto dell’agenzia di rating statunitense, che motiva la decisione con il “miglioramento delle prospettive di bilancio”, grazie a risultati fiscali superiori alle attese per il 2024 e a un clima politico interno ritenuto stabile. Secondo gli analisti, questi fattori aumentano la probabilità che l’Italia continui a rispettare il suo piano di bilancio strutturale a medio termine, rafforzando la credibilità dell’attuale gestione economica.
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Nella nota diffusa da Moody’s, si sottolinea che il miglioramento delle finanze pubbliche è stato favorito soprattutto dalla riduzione della spesa, legata in gran parte alla progressiva eliminazione del Superbonus per le ristrutturazioni edilizie. Contestualmente, le entrate fiscali hanno registrato un forte incremento, trainate in particolare dalle imposte sul reddito delle persone fisiche e da altre voci tributarie, contribuendo al rafforzamento del bilancio statale.
Il giudizio dell’agenzia arriva a poco più di un mese di distanza da un’altra valutazione favorevole: S&P aveva alzato il rating dell’Italia, prevedendo una stabilizzazione del rapporto debito/Pil a partire dal 2028. Un doppio segnale di fiducia che potrebbe rafforzare la posizione del Paese sui mercati internazionali e migliorare le condizioni di accesso al credito.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha definito il giudizio di Moody’s “il frutto del lavoro serio e silenzioso che il governo porta avanti sin dal suo insediamento”. Il ministro ha evidenziato come l’Italia ottenga un upgrade significativo proprio in un contesto internazionale segnato da giudizi negativi su altri paesi, rafforzando l’immagine di affidabilità del Paese.
Giorgetti ha inoltre sottolineato l’importanza concreta di questa valutazione: “Il miglioramento dell’outlook porta benefici diretti a famiglie, imprese e banche italiane”, ha spiegato. Un giudizio positivo che potrebbe tradursi in minori costi di finanziamento e condizioni più favorevoli per il sistema economico nazionale.
Il contesto internazionale resta tuttavia complesso. Le tensioni sul debito statunitense e i rischi legati alla guerra commerciale innescata dai dazi annunciati da Donald Trump rappresentano potenziali minacce alla stabilità finanziaria globale, come sottolineato anche dalla BCE. Ma per ora, per l’Italia, l’orientamento è positivo e il cammino verso una maggiore solidità economica sembra aver guadagnato un’importante conferma.