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Omicidio Vassallo, svolta shock: cosa succede

Pubblicato: 23/05/2025 17:34

Quando un mistero dura anni, la gente smette di credere nella verità. Ogni voce diventa sospetto, ogni pista si trasforma in illusione. I nomi circolano, le ipotesi si moltiplicano. Ma la verità, quella vera, sembra sempre troppo lontana.
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Chi cerca giustizia a volte si perde in un labirinto. I corridoi sono fatti di carte, testimonianze, intercettazioni. Si avanza a fatica, si inciampa. Poi arriva il dubbio, quello che cambia tutto. Perché un errore di troppo può cancellare anche le certezze più solide.

Nel frattempo, la vita di chi viene accusato si blocca. Anni di attesa, titoli di giornale, occhi puntati addosso. E fuori, l’opinione pubblica si divide. Innocenti? Colpevoli? In attesa di una sentenza, le risposte sembrano non bastare mai.

Annullata l’ordinanza: liberi gli indagati

Il tribunale del Riesame ha cancellato tutto. L’ordinanza che teneva in carcere i quattro indagati è sparita. Dopo la bocciatura in Cassazione, arriva un altro colpo pesante per l’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo. Tutti liberi. Il colonnello Fabio Cagnazzo, l’imprenditore Giuseppe Cipriano, l’ex pentito Romolo Ridosso escono dal carcere. L’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, già detenuto per un’altra condanna, resta in cella ma solo per finire di scontare la pena. Per tutti loro le accuse sul delitto crollano.

Le parole dei collaboratori non reggono più. Troppe contraddizioni, troppa confusione. La Procura aveva già chiesto di annullare l’ordinanza. Ora il Riesame conferma. Il castello accusatorio non regge. Le accuse non bastano a portare il caso in aula. Angelo Vassallo, conosciuto come il sindaco pescatore, morì nel 2010 in un agguato ancora senza colpevoli. Una figura amata, un uomo che difendeva il mare e il suo paese. Il suo omicidio scosse l’Italia. Ma a distanza di anni, ancora nessuna verità certa.

L’indagine ha attraversato governi, procure, commissioni. Ha visto nomi nuovi, ipotesi diverse, arresti, scarcerazioni. Ma oggi resta solo una certezza: i quattro uomini accusati non saranno processati. Almeno per ora.

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