
Ancora un episodio di violenza domestica scuote l’Italia, con una donna brutalmente picchiata davanti ai figli minorenni. È accaduto nella tarda serata del 18 maggio, quando un uomo è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver aggredito la moglie all’interno della propria abitazione. A porre fine all’incubo è stato proprio uno dei figli, che ha trovato il coraggio di chiamare il 112 assistendo al pestaggio.
Il giovane ha fornito indicazioni rapide e precise, permettendo ai Carabinieri della stazione locale e dell’Aliquota Radiomobile di Este di intervenire tempestivamente. L’uomo, un 39enne albanese già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, percosse e minacce nei confronti della moglie, una donna di 41 anni originaria dell’Est Europa.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’episodio non sarebbe isolato. La donna avrebbe subito una lunga serie di violenze fisiche e psicologiche, aggravatesi negli ultimi due mesi. L’uomo, ossessionato dall’idea di un presunto tradimento, aveva addirittura installato telecamere di sorveglianza in casa, che avrebbero ripreso il pestaggio e potrebbero ora costituire prova decisiva per l’accusa.
La lite, degenerata in insulti, minacce e colpi fisici, si sarebbe scatenata proprio a seguito di uno di questi deliri di gelosia. La presenza costante dei figli durante queste aggressioni rende ancora più grave la situazione, aggiungendo un elemento di forte impatto emotivo e giudiziario al caso.
Il 39enne è stato subito condotto in caserma e poi sottoposto a misura cautelare. La Procura della Repubblica di Rovigo ha disposto per lui gli arresti domiciliari presso l’abitazione di un parente. L’uomo è ora sottoposto al braccialetto elettronico, strumento di controllo ordinato dal Giudice per le indagini preliminari in occasione dell’udienza di convalida, tenutasi il 21 maggio.
L’intervento del figlio, oltre a interrompere una situazione di pericolo imminente, ha permesso di portare alla luce una vicenda di maltrattamenti che durava da troppo tempo. La donna è stata presa in carico dai servizi sociali e dalle autorità competenti, che stanno valutando le misure di protezione più idonee per lei e per i suoi figli.