
Un dolore al petto, la corsa al pronto soccorso e poi la dimissione. Giuseppe Greco, 40 anni, originario di Lizzanello in provincia di Lecce, è morto poche ore dopo essere stato rimandato a casa dall’ospedale. La tragedia si è consumata tra lunedì 19 e martedì 20 maggio 2025, sotto gli occhi dei familiari. Ora la Procura ha aperto un’inchiesta per chiarire eventuali responsabilità mediche.
Greco, sportivo e appassionato di pesca, si era presentato all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce a causa di forti dolori al petto. Dopo essere stato sottoposto ad accertamenti, i medici avevano deciso per le dimissioni, consigliandogli un controllo successivo a distanza di dieci giorni. Ma il giorno dopo, nella sua abitazione, ha accusato un malore improvviso e fatale.
Sconvolta, la famiglia ha deciso di bloccare i funerali e rivolgersi alle autorità. La compagna, Ilaria, assistita dall’avvocato Fabio Corvino, ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Melendugno, contestando la gestione del caso da parte del personale sanitario. «Giuseppe non era uno che si lamentava per nulla – raccontano amici e parenti – se è andato al pronto soccorso, è perché stava davvero male».

In seguito alla denuncia, la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo per “responsabilità colposa per morte in ambito sanitario”. La pm di turno, Patrizia Ciccarese, ha disposto il sequestro della documentazione clinica relativa al ricovero e ha incaricato il medico legale Alberto Tortorella di eseguire l’autopsia.
L’obiettivo dell’inchiesta è accertare se vi siano state omissioni o negligenze nel trattamento di Greco, e se un diverso approccio medico avrebbe potuto evitare l’esito fatale. L’autopsia sarà fondamentale per chiarire le cause effettive del decesso e valutare eventuali responsabilità.
Intanto, a Lizzanello, la comunità si stringe intorno alla famiglia dell’uomo, ancora incredula per una perdita così improvvisa. Il caso riaccende il dibattito sull’efficacia dei protocolli di emergenza e sulla necessità di maggior prudenza nella valutazione dei pazienti con sintomi potenzialmente gravi.