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Garlasco, Avvocato Lovati: “Chiara uccisa perché scomoda”, la tesi del sicario

Pubblicato: 24/05/2025 11:05

Si sfiora la fanta cronaca a Garlasco: ora c’è la tesi del sicario. A tirarla fuori è il legale di Sempio, Massimo Lovati, che parlerebbe di una Chiara “scomoda”, fatta fuori per non far saltare fuori verità drammatiche, ed uno Stasi “pedina” a cui qualcuno avrebbe semplicemente “raccontato il delitto”. A distanza di anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco continua ad alimentare dubbi e teorie alternative. A sollevarne una nuova è Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, indagato e poi archiviato. Secondo il legale, non si può escludere che ad uccidere la 26enne sia stato un sicario, assoldato da qualcuno con l’intento di eliminare una persona scomoda.

Lovati mette in discussione il movente alla base della condanna di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara, condannato in via definitiva a 16 anni: “Non troviamo un movente sufficiente né per Stasi né per Sempio tale da giustificare un omicidio di questo genere”.

L’avvocato propone una teoria inquietante: Chiara avrebbe scoperto un giro di scandali sessuali legati al Santuario della Madonna della Bozzola e si preparava a denunciarli. Questo l’avrebbe resa un bersaglio. Secondo Lovati, Stasi sarebbe stato una semplice pedina, coinvolto indirettamente e poi “imbeccato” da chi aveva pianificato il delitto.

Forti le perplessità anche sul racconto del ragazzo: “È inverosimile pensare che abbia chiamato Chiara senza ricevere risposta, sia andato alla villetta sbagliando numero civico, e abbia poi scavalcato il muretto dopo aver provato a citofonare”. Anche la telefonata ai Carabinieri, fatta subito dopo il ritrovamento del corpo, viene messa in discussione.

Una teoria priva, al momento, di prove concrete, come lo stesso avvocato ammette. Ma che riaccende i riflettori su un caso che, nonostante la condanna definitiva, sembra ancora lontano dall’essere completamente chiarito.

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