
«Il trattato e le norme dicono che tratta l’Unione Europea» sui dazi, e «quindi io lavoro per aiutare l’Ue a raggiungere il migliore obiettivo possibile». Con queste parole il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato le dichiarazioni di Matteo Salvini al Festival dell’Economia di Trento, che aveva criticato la gestione europea dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Tajani ha voluto chiarire la sua posizione, ribadendo la centralità delle istituzioni europee nei rapporti internazionali.
Il vicepremier ha sottolineato con forza la sua visione europeista: «Non mi ha mai convinto la retorica antieuropeista, sono un convinto europeista». Una dichiarazione che suona come una netta presa di distanza da certe posizioni critiche interne alla maggioranza di governo, in particolare quelle espresse dalla Lega. Tajani ha rivendicato il ruolo dell’Europa come scudo economico e geopolitico per l’Italia.
«Credo che noi siamo meglio protetti dall’Europa», ha aggiunto, ricordando che «220 miliardi di beni esportati ci sono grazie all’Europa». Il ministro degli Esteri ha quindi voluto ricordare l’impatto positivo dell’integrazione europea sul sistema produttivo italiano, sottolineando che molte delle esportazioni, fondamentali per l’economia nazionale, sono rese possibili proprio dal mercato unico e dagli accordi internazionali dell’Ue.

Tajani ha poi affrontato anche un altro tema caro ai critici dell’integrazione comunitaria: la sovranità nazionale. «L’Europa è la soluzione ai nostri problemi, non è la causa», ha affermato con decisione. Un’affermazione che mira a ribaltare la narrazione secondo cui Bruxelles limiterebbe l’autonomia dei Paesi membri, sostenendo invece che l’Ue rafforzi le capacità di azione degli Stati.
Il ministro ha inoltre ricordato i benefici politici dell’Unione, in particolare la stabilità che ha garantito nel continente: «Ha garantito 80 anni di pace», ha detto, rimarcando come questo traguardo storico non vada mai dato per scontato. In un contesto internazionale sempre più complesso e instabile, Tajani ha voluto ribadire il ruolo fondamentale dell’Ue come fattore di equilibrio e sicurezza.
«Si può sempre fare meglio, questo è ovvio. Ma guai a pensare che facciamo da soli: il velleitarismo non porta da nessuna parte», ha concluso. Un monito chiaro contro ogni deriva isolazionista, che sembra rispondere non solo a Salvini ma anche a tutte quelle forze politiche che scommettono su un ritorno alla sovranità nazionale come panacea dei mali italiani.