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Tragedia al mare: donna travolta e uccisa da un mezzo che puliva la spiaggia

Pubblicato: 24/05/2025 18:14

Dramma sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, nel Ravennate, dove nella mattinata del 24 maggio, intorno alle ore 9.30, una donna è stata travolta e uccisa da un mezzo meccanico per la pulizia dell’arenile. La vittima, che secondo le prime informazioni avrebbe tra i 40 e i 50 anni, è morta sul colpo. I soccorritori giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Al momento, la sua identità non è stata ancora confermata, anche a causa delle gravi condizioni del corpo.

L’incidente sarebbe avvenuto mentre la donna si trovava distesa sulla battigia a prendere il sole. Secondo le prime ricostruzioni, il conducente del mezzo – probabilmente una ruspa o una pulispiaggia – non si sarebbe accorto della presenza della donna e l’avrebbe travolta mentre era in manovra. È stato un bagnino della vicina torretta a lanciare per primo l’allarme. Il conducente del mezzo, sotto choc, è stato subito identificato e sarà sottoposto ai consueti accertamenti di rito. Saranno eseguite anche verifiche sul mezzo coinvolto, per comprendere perché non fosse segnalata l’operazione e perché la donna non abbia avuto il tempo di spostarsi.

Un elemento cruciale nelle indagini riguarda il fatto che l’operatore del mezzo non fosse autorizzato a lavorare in spiaggia in quel momento. La Cooperativa bagnini di Cervia, attraverso il presidente Fabio Ceccaroni, ha preso nettamente le distanze dall’accaduto, spiegando che il mezzo coinvolto non era in servizio per conto della cooperativa e che i lavori di sistemazione della spiaggia erano già terminati da settimane. “È una notizia sconvolgente – ha dichiarato Ceccaroni – e auspichiamo che venga fatta al più presto chiarezza”.

Il fatto che una ruspa fosse in azione durante un giorno festivo e in piena stagione turistica ha sollevato numerosi interrogativi, anche da parte degli operatori balneari. La presenza del mezzo sulla battigia, in un momento di alta frequentazione da parte dei bagnanti, viene considerata inspiegabile e potenzialmente illegale. Il presidente della cooperativa ha chiesto che le indagini facciano luce su eventuali responsabilità e violazioni delle norme di sicurezza.

I sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto, non hanno potuto fare nulla per salvare la donna. Le condizioni del corpo risultano così compromesse da rendere difficile un’identificazione immediata, motivo per cui si attende l’intervento del medico legale e ulteriori riscontri delle forze dell’ordine per confermare l’identità della vittima.

Le indagini, affidate a un pool composto da Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia Costiera, sono attualmente in corso. L’area è stata delimitata per i rilievi tecnici, mentre prosegue l’ascolto dei testimoni e dell’operatore del mezzo. L’obiettivo è stabilire come sia potuto accadere un simile incidente in una delle spiagge più frequentate della Riviera romagnola, e se siano state omesse misure di sicurezza fondamentali.

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