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“Meglio se non torno da loro”: parla la mamma dei bimbi abbandonati tra rifiuti e crack

Pubblicato: 25/05/2025 14:30

Nel quartiere Lucento, a Torino, il silenzio di un alloggio ha attirato l’attenzione. Nessun pianto, nessuna voce adulta. Solo il rumore del traffico lontano e l’odore pesante che usciva dalla porta socchiusa. Lì dentro, due bambini. Piccoli, sporchi, affamati. Nessun adulto accanto a loro. Solo rifiuti, degrado e resti di droga. Le immagini di quella casa hanno colpito anche i soccorritori più esperti.
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In ospedale, i medici del Regina Margherita hanno fatto il resto. Hanno visitato i due fratellini, di 2 e 4 anni e mezzo. Li hanno nutriti, puliti, tranquillizzati. Uno di loro è risultato positivo al crack. Il piccolo corpo segnato da una sostanza troppo dura, troppo pericolosa, troppo vicina.

Nel frattempo, i servizi sociali si sono mossi. Hanno scelto in fretta una famiglia affidataria. I bimbi sono ora in una località protetta, al sicuro. Ma la domanda resta: dov’è la madre?

La telefonata, la fuga e le parole della madre

La donna è ricomparsa solo per un attimo. Una telefonata veloce, qualche frase di sconforto. “Quando ho visto la notizia sui social e ho capito cosa stava succedendo, mi sono spaventata. Ho pensato che fosse meglio scappare. Forse è meglio così, per tutti”. Poi di nuovo il silenzio. Nessun indirizzo, nessun passo verso i suoi figli.

I carabinieri l’hanno denunciata per abbandono di minore. Viveva a pochi isolati dall’appartamento di via Carrera. Un tempo lavorava in una palestra di via Nicola Fabrizi. Giocava a calcetto con le amiche. Aveva un permesso di soggiorno in regola. Sembrava una vita ordinaria. Ma da marzo tutto è cambiato.

Crack, degrado e un crollo personale

Un crollo improvviso. Un buco nero che l’ha inghiottita. Forse una relazione sbagliata, forse una delusione profonda. Le cause restano oscure, ma le conseguenze sono chiare. La giovane madre è caduta nel vortice del crack, una droga devastante e a basso costo. A Torino il fenomeno dilaga. Le piazze di spaccio sono ovunque. Il rischio è costante, anche per chi un tempo sembrava lontano da quel mondo.

Ora i suoi bambini vivono protetti. Ma non si sa per quanto. La legge italiana sull’affido lascia aperta la porta al ritorno in famiglia. Solo se la madre non riuscirà a risalire, si parlerà di adozione. Fino ad allora, resta il dubbio. E una voce che ancora riecheggia: “Meglio se non torno da loro”.

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