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Napoli, addio a Conte: ormai è certo. C’è chi sogna. E anche Inzaghi…

Pubblicato: 25/05/2025 16:19

A Milano l’atmosfera cambia con le ore. La città si muove al ritmo della Champions League, quella finale attesissima che può cambiare tutto. I tifosi sentono il peso della storia. La voglia di rivincita dopo uno scudetto sfuggito all’ultimo miglio alimenta l’ansia e l’orgoglio.
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San Siro ha vissuto una stagione intensa. Una cavalcata europea che ha riportato entusiasmo. Lo spirito del gruppo ha cementato squadra e tifosi, ma fuori dal campo si muove un’onda imprevista. Arriva da lontano. Dall’Arabia.

La voce gira da giorni nei corridoi delle redazioni sportive. Prima una suggestione. Poi qualcosa in più. Il tempo stringe, la finale di Champions League è vicina. Ma dietro le quinte si prepara una svolta clamorosa.

Offerta monstre dall’Al Hilal per Inzaghi

Secondo l’emittente SSC, una delle più autorevoli in Arabia Saudita, Simone Inzaghi avrebbe già detto sì. L’Al Hilal, club sostenuto dal potente fondo PIF (Public Investment Fund), avrebbe messo sul tavolo un’offerta da 50 milioni di euro a stagione. Contratto triennale. Una cifra monstre. Una scelta di vita, oltre che di carriera.

La decisione definitiva, secondo gli arabi, arriverà dopo la finale del 31 maggio a Monaco contro il Paris Saint Germain. Ma le sensazioni portano tutte nella stessa direzione. Anche la famiglia del tecnico avrebbe dato l’ok.

Allegri in cima alla lista di Marotta

All’Inter si respira una strana calma. Si pensa alla coppa, ma si scrutano già gli scenari futuri. Se Inzaghi saluterà davvero dopo la notte europea, la società dovrà agire in fretta. A metà giugno la squadra parte per la tournée negli Stati Uniti, con un’amichevole già fissata il 17 giugno a Los Angeles contro il Monterrey.

Il primo nome sulla lista di Beppe Marotta è Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese è già corteggiato dal Napoli, pronto a ripartire se Antonio Conte dovesse accasarsi alla Juventus. Anche il Milan segue la situazione con attenzione. Lunedì, durante il media day UEFA, Inzaghi parlerà. Forse anche davanti a qualche cronista saudita.

Il futuro di Antonio Conte

A Napoli la festa non si ferma. La gente ha invaso le strade, le bandiere azzurre colorano ogni angolo. Il Maradona ha vissuto una notte epica, piena di emozioni, cori e lacrime. Dopo trentatré anni, il Napoli è di nuovo campione d’Italia. Una cavalcata che sembrava impossibile. E invece è diventata realtà.

In mezzo ai fuochi d’artificio e agli abbracci c’era una figura che attirava ogni sguardo. Antonio Conte, con il volto tirato ma soddisfatto, ha guidato la squadra verso un traguardo storico. La sua impronta si è vista in ogni dettaglio. Compattezza, carattere, fame. Quella che non si compra ma si costruisce.

I numeri parlano chiaro. Cinque scudetti in sette stagioni italiane. Tre con la Juventus, uno con l’Inter, ora con il Napoli. Una macchina da titolo. Ma nella notte della gloria, il futuro resta sospeso. Gli sguardi, più che al trofeo, puntano avanti. Verso una scelta che potrebbe cambiare tutto.

Le parole di De Laurentiis fanno rumore

La stretta di mano tra Conte e Aurelio De Laurentiis è stata fredda. Troppo per una notte così. I due si sono parlati poco, tra dichiarazioni pubbliche e silenzi pieni di tensione. Nessuna conferma, nessuna smentita. Ma l’accordo per proseguire insieme, al momento, non c’è.

Il presidente ha provato ad allungare la mano, ma con riserva. “Mi farebbe piacere se affrontasse la Champions con noi”, ha detto. Poi la frase che ha scosso l’ambiente: “Se il suo richiamo fosse da qualche altra parte, io lo pregherò di rimanere, ma non voglio costringere nessuno”. Parole nette. Pesanti.

Juventus sullo sfondo

Le voci si fanno sempre più insistenti. Antonio Conte alla Juventus non è più solo un’ipotesi romantica. È un’opzione concreta. A Torino c’è casa sua. E la Vecchia Signora si prepara a un ribaltone, dopo i dubbi su Allegri e l’addio possibile di Thiago Motta al Bologna.

Conte intanto parla, ma senza dire troppo. A DAZN, subito dopo il 2-0 sul Cagliari, ha usato parole cariche ma ambigue: “Siamo due vincenti in maniera diversa, io e il presidente. È stato il mio capolavoro più difficile”. Nessun annuncio. Solo un messaggio tra le righe. Il suo ciclo a Napoli potrebbe già essere finito.

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Ultimo Aggiornamento: 25/05/2025 16:21

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