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Dazi Usa-Ue, tregua in vista: Trump proroga la scadenza dopo telefonata con Von Der Leyen

Pubblicato: 26/05/2025 08:17

Dopo giorni di tensione commerciale, arriva una schiarita nei rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato una “ottima telefonata” con Donald Trump, che ha poi confermato l’intesa sui suoi canali social: la sospensione dei dazi al 50% sui prodotti europei è prorogata al 9 luglio 2025.

Un segnale distensivo che arriva dopo settimane di allarme nei mercati. Venerdì scorso, la minaccia di dazi generalizzati da parte del presidente Usa aveva mandato in fumo 183 miliardi di euro nelle Borse europee, scatenando il panico tra investitori e imprese.

“L’Europa è pronta a portare avanti i colloqui in modo rapido e deciso”, ha scritto von der Leyen su X, sottolineando l’urgenza di arrivare a un accordo solido. Poche ore dopo, la replica di Trump su Truth: «È stato un privilegio prorogare la scadenza al 9 luglio. I team negoziali si riuniranno rapidamente per cercare una soluzione».

Si può davvero parlare di tregua?

Il rischio di una guerra commerciale sembra così allontanarsi, almeno per ora. Una tregua auspicata anche dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che dal Festival dell’Economia di Trento aveva lanciato un appello a evitare un conflitto economico prolungato. «Quando una dichiarazione del presidente Usa brucia miliardi in Borsa, io mi auguro che il braccio di ferro si chiuda con una stretta di mano», ha detto. Il suo invito è chiaro: fare presto, superare i “delta” della trattativa e puntare su energia, difesa e tecnologia come settori di convergenza.

Ma Orsini ha anche criticato il sistema europeo: troppa burocrazia, che agisce come un “dazio interno” e scoraggia sia gli operatori locali sia gli investitori stranieri. Occorre un cambio di passo: l’Ue deve semplificare, accelerare le risposte e rendersi competitiva in uno scenario globale sempre più veloce.

Se la proroga decisa da Trump rappresenta una boccata d’ossigeno per i mercati, resta ora da vedere se da questa tregua temporanea potrà nascere un accordo strutturale, capace di scongiurare il ritorno delle tensioni e aprire una nuova fase nei rapporti transatlantici.

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