
Un grave lutto ha colpito il mondo della musica italiana, scuotendo fan e addetti ai lavori. Nelle ultime ore, numerosi messaggi di cordoglio stanno circolando sui social, segno della forte eredità lasciata da uno degli artisti che ha segnato la scena dance ed elettronica degli ultimi decenni.
È l’addio a un mito, a un protagonista silenzioso ma centrale, capace di fondere elettronica, groove e sensibilità musicale in una formula che ha conquistato le piste di tutto il mondo. Il suo contributo è stato essenziale per creare un suono unico, riconoscibile e profondamente legato alla scena alternativa italiana.
È morto questa mattina, all’età di 66 anni, Domenico “Gigi” Canu, chitarrista e fondatore dei Planet Funk. Nato a Napoli, l’artista combatteva da tempo contro un tumore al colon. Si è spento in una clinica privata ai Camaldoli, dove era ricoverato da qualche tempo. La sua morte segue quella, avvenuta anni fa, di Sergio Della Monica, altro storico membro della band.

I Planet Funk, nati dalle ceneri dei Souled Out, hanno raggiunto il successo nel 2000 con il brano iconico “Chase The Sun”. Con una formazione spesso variabile nei vocalist, il gruppo ha saputo unire la cultura club con la musica suonata dal vivo, contribuendo a innovare il panorama musicale italiano.
Recentemente, la band aveva pubblicato una cover di “Nights in White Satin” dei Moody Blues, presentata come l’ultimo singolo. Inoltre, era in programma un concerto a Bergamo il prossimo 6 giugno, a conferma della vitalità artistica del gruppo, che da 25 anni rappresentava l’Italia nel mondo della musica elettronica. Tra i loro successi più celebri, anche “Who Said” e “Inside All The People”.
«È con grande dolore che i Planet Funk comunicano la prematura scomparsa di Domenico Gigi Canu», si legge nella nota ufficiale. «Informazioni sulle esequie verranno comunicate appena possibile. About si unisce alla famiglia, agli amici e ai Planet Funk in questo momento di grande dolore». Un addio che lascia un vuoto profondo nella scena musicale italiana e nel cuore di chi, con le loro canzoni, è cresciuto e ha sognato.