
Il “supertestimone” del delitto di Garlasco ha deciso di parlare di nuovo. Dopo essere apparso coperto da una telecamera nascosta nella prima puntata de Le Iene dedicata al caso, ora – secondo quanto annunciato dal programma – sarebbe pronto a metterci la faccia e a rivelare nuovi dettagli. Le Iene promettono una seconda puntata con ulteriori sviluppi sul giallo dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nell’estate del 2007. Le sue dichiarazioni, se confermate, potrebbero riaccendere l’attenzione mediatica e giudiziaria su uno dei casi più controversi della cronaca italiana.
Secondo quanto già raccontato in tv, il supertestimone avrebbe appreso da due persone (entrambe oggi decedute) che, il giorno dell’omicidio, una delle cugine di Chiara, Stefania Cappa, era stata vista in atteggiamento sospetto. Era molto agitata e stava cercando di entrare nella casa della nonna nei pressi di un canale a Tromello, pochi chilometri da Garlasco. Con sé aveva un borsone, e poco dopo – sempre secondo la testimonianza – si sarebbero udite cadere alcune cose pesanti nel canale. Le cugine Cappa, a quanto pare, non erano mai state viste prima in quella zona, fatto che avrebbe destato sospetti tra i residenti. Tuttavia, al momento, non esistono conferme su ciò che effettivamente sarebbe stato gettato nel corso d’acqua.

Il supertestimone ha anche spiegato perché abbia taciuto per quasi vent’anni. A suo dire, avrebbe voluto parlare fin da subito, ma gli fu consigliato di rimanere in silenzio. Una motivazione che lascia spazio a molti interrogativi, ma che – almeno nelle sue intenzioni – spiegherebbe il lungo silenzio. La sua decisione di parlare adesso deriverebbe dal desiderio di “togliersi un peso” e raccontare ciò che aveva ascoltato all’epoca dei fatti.

Il suo nome non era ancora finito in televisione quando i carabinieri sono stati informati della sua testimonianza. Le forze dell’ordine hanno deciso di interrogarlo ufficialmente e di seguire le sue indicazioni, dando così il via a perquisizioni nei 300 metri di canale a Tromello. Secondo quanto riferito, sono stati ritrovati oggetti potenzialmente utili alle indagini, anche se per ora nessuna arma del delitto.

Le prime notizie parlavano del possibile ritrovamento di un martello, oggetto che ha sempre avuto un ruolo centrale nell’inchiesta perché ritenuto l’arma del delitto mai trovata. Tuttavia, fonti investigative hanno successivamente smentito questa ipotesi: nel canale non è stato trovato alcun martello, né altri elementi che possano al momento essere collegati con certezza all’omicidio. I materiali recuperati sono comunque sotto analisi e potrebbero rivelare indizi importanti.
La nuova puntata de Le Iene, con la testimonianza a volto scoperto, è quindi molto attesa. Il programma potrebbe fornire dettagli inediti, che riaprirebbero interrogativi sul caso e soprattutto sul ruolo di eventuali terze persone. In ogni caso, le indagini dovranno verificare la credibilità del testimone e l’effettiva rilevanza degli oggetti ritrovati. Per ora, resta alta l’attenzione su un giallo mai completamente risolto.