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Liliana Resinovich, il marito Visintin torna e rompe il silenzio con una frase shock

Pubblicato: 26/05/2025 14:58

Sebastiano Visintin è tornato a casa sua a Trieste e ha parlato pubblicamente per la prima volta da quando la Procura lo ha formalmente accusato dell’omicidio della moglie, Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta alcune settimane dopo. «Io non ho niente a che fare con la morte di Liliana, assolutamente», ha dichiarato ai microfoni di Tele4, durante un’intervista realizzata mentre era alla guida della sua auto. Visintin ha anche ricordato il suo legame con la città: «Sono felice di essere qua a Trieste, ho trovato una città meravigliosa, sono venuto qua nel 1995».
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«Vivo alla giornata, non penso a ieri e non penso a domani», ha aggiunto Visintin, ribadendo di non sentirsi affatto già condannato dall’opinione pubblica. «Se ci sarà il processo io sono qua, sono a disposizione». Un’affermazione che riflette il suo intento di affrontare a viso aperto le accuse che lo vedono indagato per omicidio volontario. «Sto vivendo un dramma da tre anni e mezzo che non auguro a nessuno», ha detto con amarezza, «però, come dicevo sempre a Liliana, la vita è bella».

Alla domanda se volesse indicare chi possa aver ucciso la moglie, Visintin ha evitato ogni ipotesi, limitandosi a dire: «Non voglio parlare di chi è stato, ci sono gli avvocati per questo». Ha poi aggiunto che anche sulla ricostruzione dei fatti avvenuti nel boschetto dove è stato ritrovato il corpo della moglie, si affiderà a periti e legali: «Ci sono i consulenti, i miei avvocati». Allo stesso modo, non ha voluto sbilanciarsi sulla possibilità che si sia trattato di un omicidio o di un suicidio.

sebastiano visintin indagato

Nel frattempo, le indagini proseguono e si arricchiscono di nuovi elementi. Oltre ai numerosi coltelli e forbici sequestrati nella sua abitazione durante la perquisizione dell’8 aprile, la Procura ha acquisito altre tre lame che Visintin avrebbe regalato a un conoscente in Toscana oltre due anni fa. A riportarlo è il quotidiano Il Piccolo, che parla di un professionista che, venuto a conoscenza del sequestro, ha contattato la PM Ilaria Iozzi per informarla del dono ricevuto.

L’uomo è stato convocato dagli investigatori della Squadra Mobile ed è stato sentito in merito alla sua conoscenza con Visintin. I tre coltelli sono stati sequestrati e si trovano ora sotto esame. È importante ricordare, però, che sul corpo di Liliana non sono state trovate ferite da arma da taglio, dettaglio che rende ancora più complesso il quadro investigativo.

Nei prossimi giorni, intanto, è attesa una decisione del gip Flavia Mangiante sull’eventuale incidente probatorio della testimonianza di Claudio Sterpin, ex amante della donna, che potrebbe fornire nuovi elementi chiave per chiarire cosa sia realmente accaduto a Liliana Resinovich quel 14 dicembre.

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Ultimo Aggiornamento: 26/05/2025 16:00

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