Vai al contenuto

Cibo straniero: la Coldiretti lancia l’allarme sulla sicurezza alimentare

Pubblicato: 26/05/2025 12:34

“Otto volte più pericoloso”. L’allarme di Coldiretti sugli alimenti stranieri: cosa succede – La reputazione della dieta mediterranea come una delle migliori al mondo è ben nota. Tuttavia, c’è un aspetto che spesso viene trascurato: la sicurezza del Made in Italy rispetto ai prodotti alimentari importati.

Pericoli nascosti nei cibi importati

Un’analisi dei dati dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha rivelato che i cibi e le bevande importate sono “otto volte più pericolosi” rispetto a quelli italiani. Infatti, il 5,6% dei prodotti esteri presenta residui chimici irregolari, mentre per i prodotti nazionali la percentuale scende drasticamente allo 0,7%. Un divario allarmante che non può essere ignorato.

Proposta di legge per la trasparenza alimentare

Coldiretti, insieme alla Fondazione Campagna Amica, ha lanciato una raccolta firme per una legge che richieda l’indicazione dell’origine degli ingredienti in tutti i prodotti venduti nell’UE. Durante la Giornata del vero Made in Italy, sono stati organizzati eventi in tutta Italia per sensibilizzare sulla qualità e la sicurezza dei prodotti 100% italiani.

“Difendiamo un patrimonio nazionale messo a rischio da una normativa che consente ai prodotti trasformati anche minimamente in Italia di fregiarsi del marchio tricolore”, ha affermato Coldiretti.

Controlli insufficienti sui cibi extra UE

Un altro problema sollevato riguarda i controlli sui prodotti agroalimentari extra UE, di cui meno del 10% viene sottoposto a verifiche fisiche. Questo lascia spazio a gravi falle nel sistema di controllo, come evidenziato dal caso del porto di Rotterdam, un punto debole nel sistema di sicurezza europeo.

Azioni per un cambiamento

In risposta a queste preoccupazioni, Coldiretti ha organizzato proteste in luoghi strategici come Bari, Civitavecchia, Salerno e il Brennero, esortando l’UE a migliorare i controlli. La raccolta firme per la proposta di legge è aperta in diversi punti:

  • Nei mercati contadini di Campagna Amica
  • Negli agriturismi
  • Presso tutte le sedi territoriali
  • Online.

L’obiettivo è ottenere un’etichetta trasparente che indichi la provenienza degli ingredienti, poiché la qualità passa anche dalla trasparenza e dalla sicurezza alimentare.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2025 12:36

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure