
La Serie A 2024/2025 chiude i battenti. È stata una stagione letteralmente “pazza”, imprevedibile, piena di sorprese, miracoli e tonfi clamorosi. Il Napoli di Antonio Conte riscrive la storia, laureandosi campione d’Italia. L’Inter resiste fino alla fine, ma poi scivola in casa con la Lazio, regalando di fatto lo scudetto al Napoli. Il Milan tocca il fondo, la Lazio sparisce, Claudio Ranieri entra nella leggenda. Como meglio delle “grandi”. Le pagelle finali eleggono promossi e bocciati. Pronti a scoprire chi ha fatto la storia e chi, invece, l’ha subita?

Pagelle Serie A 2024-2025
Napoli 9
Stagione da ricordare, ma non perfetta. Conte compie un miracolo, vincendo uno scudetto con una squadra che l’anno prima era arrivata decima e aveva perso due simboli dello scudetto precedente (Osimhen e Kvara). È evidente, però, che una grossa mano sia arrivata anche con l’harakiri dell’Inter.
Inter 8
Ad un certo punto poteva fare il triplete, poi si è passati al double e alla fine è rimasta solo la finale di Champions, da giocare contro il PSG. Va fatto comunque un plauso ad una squadra che ha giocato una quantità enorme di partite e che, se non avesse mollato con la Lazio nella penultima giornata, avrebbe vinto lo scudetto.
Atalanta 7.5
Avrebbe potuto fare di più, ma anche di meno. Non è ancora un top club capace di vincere lo scudetto, ma per il secondo anno consecutivo si qualifica in Champions League.
Juventus 6
Una squadra come la Juve non può festeggiare una qualificazione in Champions, ottenuta tra l’altro all’ultima giornata, come se fosse un scudetto. Merita la sufficienza solo per l’obiettivo minimo centrato, ma c’è ancora molto da lavorare.
Roma 7
Il voto è il frutto della media tra il 4 di Juric e il 10 di Ranieri, che sfiora il miracolo all’ultima giornata. Sarebbe bastato un pari del Venezia, ma resta un’enorme impresa.
Fiorentina 6.5
Centra l’obiettivo minimo all’ultima giornata. La competizione europea leva sicuramente energie ai viola e quest’anno non è arrivata nemmeno la finale.
Lazio e Milan 4
Entrambe fuori dalle coppe. Il Milan salva almeno la faccia vincendo la Supercoppa a gennaio e arrivando in finale di Coppa Italia, ma è una stagione assolutamente fallimentare. La Lazio sarà ricordata solo per aver fermato l’Inter e aver regalato lo scudetto al Napoli.

Bologna 7
Male campionato e Champions, ma vince la Coppa Italia, ottenendo l’opportunità di giocare in Europa League.
Como 8
Decimo posto che vale quanto uno scudetto per la squadra neopromossa. Ottimo campionato di Fabregas, che ha anche il merito di aver lanciato molti giovani, Nico Paz e Diao su tutti.
Torino 7
Società contestata, ma se in Europa non ci arrivano squadre come Lazio e Milan, perché dovrebbe arrivarci il Torino. Ad oggi l’obiettivo resta la salvezza e Vanoli l’ha conquistata con largo anticipo. Bene, bravo, bis!
Udinese 7
Stesso discorso del Torino. Obiettivo salvezza raggiunto con largo anticipo da Runjaic, che nelle prime giornate si è tolto anche la soddisfazione di stare in testa alla classifica.
Genoa 6
Inizia male Gilardino, ma l’intuizione Vieira si rivela vincente. Felice di rivederlo in Serie A l’anno prossimo insieme a Vanoli e Runjaic.
Verona, Cagliari e Parma 5
Riescono a salvarsi, ma sono piazze che meriterebbero molto di più.
Lecce 6
Giampaolo compie il miracolo nelle ultime due giornate, vincendo con Torino e Lazio. Per il futuro, però, c’è molto da lavorare.
Empoli 4
L’8 dicembre vince 1-4 con il Verona, poi si dimentica come si fa e vince di nuovo cinque mesi dopo, quando ormai è troppo tardi. All’ultima giornata, contro il Verona, si chiude il cerchio. Dopo averla sfiorata lo scorso anno, retrocede nuovamente in Serie B.
Venezia 3
Squadra mal costruita e mal allenata. Di Francesco non può allenare in Serie A. Seconda retrocessione consecutiva dopo Frosinone. Forse un po’ di serie cadetta gli farà bene.
Monza 2
Questa squadra ha poco a che fare con la Serie A, così come il suo allenatore. I presidenti dovrebbero scegliere gli allenatori per i risultati ottenuti sul campo e non per il nome. Diciamolo tutti insieme: gli eroi del Mondiale 2006 non possono allenare in Serie A (Inzaghi compreso, Pisa capito?!)