Vai al contenuto

La superscienziata: “Perché rifiutati il vaccino Covid”. La rivelazione dei vertici della Sanità mondiale, nuovo terremoto

Pubblicato: 26/05/2025 10:06
Sara Brenner

Sara Brenner, scienziata americana oggi ai vertici della Food and Drug Administration (FDA), ha deciso di parlare pubblicamente della sua scelta di non vaccinarsi contro il Covid-19 con un vaccino mRNA mentre era incinta. Una decisione controcorrente, maturata nel pieno dell’emergenza sanitaria e rimasta privata fino a oggi. Durante un’intervista esclusiva ripresa da LaVerità, la dottoressa Brenner ha spiegato che, pur avendo avuto un ruolo chiave nell’esaminare i dati di sicurezza dei vaccini anti-Covid, ha deciso di non sottoporsi alla vaccinazione mRNA per paura di contaminazioni nel latte materno. “La mia preoccupazione – ha affermato – era per la salute del mio bambino. C’erano troppe incognite e poca trasparenza sui dati”. Parole che pesano come un macigno.
Leggi anche: Queste app tracciano ogni tuo spostamento: perché dovresti cancellarle subito

Sara Brenner

“C’erano molte cose che non sapevamo sulle nanoparticelle lipidiche”

Secondo Sara Brenner, i dati forniti all’epoca da enti come CDC e NIH non erano sufficienti per garantire l’assoluta sicurezza dei vaccini mRNA in gravidanza. “Non solo i dati erano incompleti, ma mancava un monitoraggio reale e trasparente sugli effetti collaterali a lungo termine”, ha dichiarato. Uno degli aspetti più critici, secondo Brenner, riguardava la tecnologia delle nanoparticelle lipidiche, veicolo essenziale per i vaccini mRNA. “Non sapevamo come si comportassero nel corpo di una donna incinta o che effetti potessero avere sul feto”, ha spiegato, aggiungendo che nessuno studio indipendente era stato effettuato all’epoca per valutare la biodistribuzione di questi elementi nei neonati allattati. La sua testimonianza ha suscitato scalpore, anche perché la stessa FDA ha sempre definito “sicuri” i vaccini mRNA per donne incinte.

Sara Brenner, pur facendo parte dell’agenzia, ammette di aver mantenuto un atteggiamento prudente e critico. “Ho agito come madre, non come burocrate”, ha detto. Secondo la scienziata, la pandemia avrebbe mostrato quanto le politiche sanitarie siano state spesso influenzate più da strategie politiche che da prove scientifiche certe. “C’è stato un fallimento nella gestione trasparente dell’informazione sanitaria”, ha accusato, sottolineando come il dibattito interno alla FDA fosse spesso dominato da esigenze di comunicazione piuttosto che da evidenze. Oggi, la Brenner auspica una maggiore trasparenza nella comunicazione scientifica, in particolare sulle decisioni che riguardano la salute delle donne e dei bambini. “Non dobbiamo più permettere che la paura sostituisca il principio di precauzione”, ha concluso.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure