
La terra ha tremato di nuovo in Italia, con due scosse ravvicinate che hanno svegliato la popolazione e riportato la paura tra i cittadini. I fenomeni sismici, seppur di lieve entità, sono stati chiaramente avvertiti in diversi comuni e hanno alimentato la preoccupazione per un possibile sciame in corso.
Il timore è legato anche alla frequenza degli eventi registrati negli ultimi mesi: una sequenza che ha riportato l’attenzione su aree considerate a rischio moderato, ma comunque monitorate con attenzione. Fortunatamente, anche in questo caso, non si segnalano danni a persone o strutture.

Le scosse di terremoto sono state registrate nella notte e nella prima mattinata del 26 maggio nel Foggiano, in Puglia. La prima è avvenuta alle 1.50, con epicentro nel Golfo di Manfredonia e a una profondità di 10 chilometri. La seconda si è verificata alle 7.12, con epicentro vicino ad Ascoli Satriano, a 14 chilometri di profondità.
Entrambi i sismi hanno avuto una magnitudo di 2.1 e sono stati avvertiti anche nel territorio della Bat, in particolare nei centri abitati più vicini agli epicentri. Si tratta di scosse leggere, ma sufficienti a essere percepite soprattutto dai residenti dei piani alti.
La regione non è nuova a fenomeni sismici: tra marzo e aprile, diverse scosse sono state registrate nel Gargano. Più recentemente, il 22 maggio, anche il forte terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro nel Mar Egeo è stato avvertito in Puglia. La Protezione civile ha ribadito che, al momento, non ci sono criticità strutturali né conseguenze rilevanti.