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Alessandro muore così sotto gli occhi del figlio di 10 anni: il bimbo ha provato disperatamente a salvarlo

Pubblicato: 27/05/2025 10:42

Doveva essere una giornata di relax tra padre e figlio, ma si è trasformata in tragedia lungo i tornanti del Passo della Spugna, al confine tra Toscana e Marche. Un uomo di 41 anni, Alessandro Andreini residente a Sestino (provincia di Arezzo), ha perso la vita nel primo pomeriggio di sabato, dopo essersi ribaltato con il suo quad. Con lui c’era il figlio di 10 anni, miracolosamente rimasto illeso. È stato proprio il bambino, sotto shock ma lucido, a lanciare l’allarme dopo essersi reso conto che il padre non rispondeva più ai suoi richiami.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto intorno alle 14:30. Il 41enne aveva approfittato del bel tempo per una gita sul quad con il figlio, percorrendo la strada panoramica che collega il centro abitato di Sestino al Passo della Spugna, in direzione del comune marchigiano di Borgo Pace. A un certo punto, per evitare un ostacolo improvviso, avrebbe perso il controllo del veicolo, finendo fuori strada. Il mezzo si è ribaltato più volte lungo un pendio. Il bambino, che viaggiava nella parte posteriore, sarebbe riuscito a saltare giù appena in tempo, restando sul ciglio della carreggiata.

È stato lui a vivere i momenti più duri: ha cercato il padre tra i rovi, lo ha chiamato più volte, senza ricevere risposta. Poi, con sangue freddo e coraggio, ha allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Sansepolcro, l’elisoccorso Pegaso, l’elicottero Drago dei vigili del fuoco da Arezzo e i sanitari del 118. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito disperate: aveva riportato un grave trauma cranico e diverse altre lesioni. Trasferito d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena, è deceduto in serata nonostante gli sforzi dei medici.

Il bambino è stato accompagnato in codice verde all’ospedale di Urbino per gli accertamenti del caso ed è stato dimesso in serata. Le sue condizioni fisiche non destano preoccupazione, ma l’impatto emotivo dell’accaduto resta fortissimo. Il suo gesto istintivo, la telefonata ai soccorsi, si è rivelata decisiva per attivare i soccorritori. Un riflesso maturo, frutto forse della disperazione, ma che ha mostrato una forza insospettabile per un bambino della sua età.

La salma di Alessandro Andreini è rientrata a Sestino lunedì mattina. L’ultimo saluto è previsto per mercoledì 28 maggio, alle ore 15, nella chiesa dell’Arcipretura. La comunità si stringerà attorno alla famiglia e, soprattutto, a quel bambino che ha saputo affrontare un momento più grande di lui e che ora si trova a fare i conti con un dolore improvviso e lacerante.

Le indagini sull’incidente sono in corso: si cerca di chiarire con esattezza la dinamica e le eventuali cause che hanno portato il mezzo fuori strada. Al momento, l’ipotesi più accreditata è quella di una manovra improvvisa, ma saranno i rilievi tecnici a fornire un quadro completo.

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