
Un nuovo ritrovamento macabro scuote la costa sud-occidentale della Sardegna. Nel pomeriggio del 26 maggio, alcuni bagnanti hanno scoperto un cadavere in avanzato stato di decomposizione presso il lido di Gutturu de Flumini, nella Marina di Arbus, trascinato dalle onde fino alla battigia. Un corpo mutilato, privo degli arti superiori e di parte del tronco, ancora parzialmente vestito, che ora sarà sottoposto all’esame del Dna per stabilirne l’identità.
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Il ritrovamento sulla spiaggia di Gutturu de Flumini
Erano da poco passate le prime ore del pomeriggio quando alcuni bagnanti presenti sulla spiaggia di Gutturu de Flumini hanno notato qualcosa di insolito affiorare dalle acque. Si trattava di un corpo umano, trascinato fino alla riva dalla corrente, in condizioni tali da non consentire un’identificazione immediata. Mancavano le braccia e parte del torace, il volto era irriconoscibile e la decomposizione avanzata.
In preda allo shock, i presenti hanno immediatamente chiamato i carabinieri, che sono intervenuti sul posto per delimitare l’area e avviare le prime operazioni di sopralluogo. I resti sono stati poi trasferiti presso l’obitorio del cimitero di Villacidro, dove il medico legale cercherà, attraverso esami scientifici, di risalire all’identità della persona deceduta.

L’importanza dell’esame del Dna
Date le condizioni del cadavere, fortemente compromesso dall’azione dell’acqua e del tempo, l’unica strada per l’identificazione sembra essere quella dell’analisi genetica. Sarà infatti l’esame del Dna a stabilire con certezza il sesso, l’età approssimativa e, se possibile, il profilo genetico del soggetto, confrontandolo con eventuali banche dati o denunce di scomparsa.
Al momento, secondo quanto riportato dalla testata CagliariToday, non è nemmeno chiaro se si tratti di un uomo o di una donna. Non si conoscono le circostanze della morte né il luogo esatto in cui potrebbe essere avvenuta. L’ipotesi prevalente è che il corpo possa essere rimasto in acqua per molti giorni o addirittura settimane, trasportato dalle correnti marine fino alla costa della Marina di Arbus.
Un precedente inquietante nella stessa zona
Non si tratta del primo episodio di questo genere nella zona. Due anni fa, sempre nella Marina di Arbus, un altro corpo in stato avanzato di saponificazione era stato rinvenuto nei pressi della spiaggia di Portu Maga. Anche in quel caso, le condizioni dei resti avevano reso complessa l’identificazione e l’accertamento delle cause del decesso.
L’assenza di testimoni, la scarsità di indizi visivi e la degradazione biologica pongono anche questa volta gli investigatori di fronte a un enigma da decifrare. Tuttavia, l’eventuale somiglianza con altri casi o il confronto con denunce di scomparsa recenti potrebbero aiutare a dare un nome alla vittima.

Ipotesi al vaglio degli inquirenti
I carabinieri, che hanno assunto la guida delle indagini, stanno esaminando tutte le possibili ipotesi: morte accidentale, omicidio, o disgrazia in mare. Nulla è al momento escluso. L’eventuale mancanza degli arti potrebbe essere il risultato di un’azione post-mortem dovuta alla lunga permanenza in acqua, ma solo l’autopsia potrà chiarirlo.
Sarà compito del medico legale stabilire se vi siano segni di violenza pregressi o elementi che indichino un tentativo di occultamento del cadavere. Gli esiti delle analisi e il confronto con i dati delle persone scomparse potrebbero risultare determinanti nelle prossime ore.