Nel pieno di un rinnovato dibattito internazionale sui rischi dei vaccini anti-Covid, dagli Stati Uniti emergono documenti e testimonianze allarmanti. La sottocommissione permanente del Senato americano per la sicurezza interna ha reso pubbliche accuse gravi contro i funzionari dell’amministrazione Biden, accusati di aver nascosto o minimizzato i rischi di miocardite associati alla vaccinazione. Secondo i cosiddetti “Pfizer Papers”, gli eventi avversi dei vaccini – in particolare le infiammazioni cardiache – erano noti fin dal 2020, ma non furono comunicati all’opinione pubblica per evitare allarmismi e sfiducia nella campagna vaccinale.
Leggi anche: La superscienziata: “Perché rifiutati il vaccino Covid”. La rivelazione dei vertici della Sanità mondiale, nuovo terremoto
FDA e CDC sotto accusa: “Minimizzati i rischi per favorire la fiducia nei vaccini”
Durante l’udienza al Senato, è stato sottolineato come la FDA e i CDC avessero conoscenza dei pericoli legati ai vaccini mRNA, ma abbiano scelto di non lanciare allerte ufficiali. Il senatore Ron Johnson, tra i principali promotori dell’indagine, ha parlato di “fallimento sistemico” nella gestione delle informazioni sanitarie da parte delle autorità federali. Le accuse si basano su documenti riservati rilasciati da Pfizer e ottenuti attraverso il Freedom of Information Act, che rivelano come le analisi interne già a fine 2020 indicassero potenziali effetti collaterali gravi, compresi danni al sistema riproduttivo e miocarditi, soprattutto nei giovani. Secondo i dati riportati in audizione, nel solo 2021 e 2022 Pfizer e Moderna hanno registrato rispettivamente 81 miliardi e 35 miliardi di dollari di ricavi. Ma la farmacovigilanza globale segnalava già a fine aprile 2021 quasi 3.000 decessi nei primi 30 giorni post-inoculazione, di cui il 46% entro le prime 48 ore.
I documenti riservati: cosa sapeva davvero Pfizer?
Le carte rese pubbliche nel 2024, tra cui oltre 450.000 pagine di documenti clinici Pfizer, e riprese da LaVerità, rivelano come l’azienda fosse consapevole delle lacune nella sperimentazione, dell’inefficacia parziale del vaccino e dei rischi di eventi avversi. Le relazioni descrivevano effetti su tutto il corpo, inclusi il sistema immunitario e riproduttivo. Nonostante ciò, le vaccinazioni sono proseguite a ritmo serrato, mentre i media – secondo l’articolo – continuavano a sostenere una narrazione rassicurante, favorendo l’obbligo vaccinale anche per i bambini. L’ex direttore del NIAID Anthony Fauci e l’ex capo della FDA Francis Collins sono tra i funzionari più contestati. Collins, in una dichiarazione riportata da Johnson, avrebbe detto nel 2021: “Le persone muoiono, pazienza”. Frasi che oggi alimentano polemiche sulla gestione etica e scientifica della pandemia.