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Rischio terrorismo, allarme Usa per chi viaggia in Italia: “Possibili attacchi senza preavviso”

Pubblicato: 27/05/2025 18:22

Le parole scivolano fredde dal sito ufficiale del Dipartimento di Stato americano, ma il loro eco attraversa l’oceano e arriva dritto al cuore del turismo europeo: “Esiste un rischio di violenza terroristica, inclusi attacchi e altre attività terroristiche in Italia”. L’allerta arriva nel momento più sensibile dell’anno, alla vigilia dell’estate, quando milioni di cittadini statunitensi iniziano a pianificare il loro viaggio in Europa.

Turismo, sport, eventi e centri pubblici nel mirino

Il comunicato, pubblicato online nelle scorse ore, avverte che i terroristi potrebbero colpire con poco o nessun preavviso, individuando come potenziali bersagli un lungo elenco di luoghi simbolici e affollati: siti turistici, centri commerciali, aeroporti, luoghi di culto, palazzi governativi, eventi sportivi e culturali, scuole e parchi pubblici. Di fatto, ogni spazio che rappresenti aggregazione o identità.

Il consiglio alle famiglie americane è chiaro: preparare un piano d’emergenza in caso di crisi, aggiornare i documenti, informarsi sulle uscite di sicurezza e prestare attenzione anche a piccoli segnali anomali durante il soggiorno.

Dietro l’allarme, anche una crisi interna

L’allerta arriva in un contesto complicato per il comparto turistico americano: secondo i dati del governo federale, gli arrivi di turisti stranieri negli Usa sono crollati di oltre l’11% nel mese di marzo, con cali più netti dai Paesi europei colpiti dai nuovi dazi voluti da Donald Trump. Un segnale preoccupante che, secondo alcuni analisti, potrebbe aver spinto l’amministrazione a rilanciare l’attenzione sul rischio esterno, con l’Italia e la Francia in cima alla lista delle destinazioni più amate e frequentate dai cittadini statunitensi.

Roma e Parigi, mete da sogno e nervi scoperti

Proprio Italia e Francia sono considerate dagli osservatori della sicurezza internazionale come Paesi “sensibili”, già colpiti in passato da attacchi e oggi esposti a un clima di instabilità globale. Tuttavia, non si segnalano al momento minacce specifiche né da parte di intelligence europee né da fonti locali. La decisione di Washington, quindi, appare più legata a una strategia precauzionale e comunicativa, piuttosto che a un allarme operativo.

Resta il fatto che questo tipo di avvisi, soprattutto quando rivolti a uno dei Paesi con il più alto flusso turistico dagli Usa, può incidere pesantemente sull’immagine e sull’economia del settore. Con l’alta stagione alle porte, l’Italia dovrà ora affrontare non solo la sfida della sicurezza, ma anche quella della fiducia.

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