Il ritrovamento di una borsa bianca nel canale di Garlasco, a breve distanza dal luogo dove fu assassinata Chiara Poggi, continua a sollevare dubbi e domande. Questo elemento, rimasto a lungo in secondo piano nelle indagini ufficiali, torna ora al centro dell’attenzione con la riapertura del caso da parte della Procura di Pavia.
Era il 24 agosto 2007, undici giorni dopo il tragico omicidio che sconvolse la tranquilla cittadina pavese, quando due lavoratori agricoli si imbatterono in quella borsa durante una giornata di lavoro. Una delle testimoni, Cristina, ha scelto di condividere la sua esperienza a “Mattino 5”, ricordando ogni dettaglio di quel ritrovamento che avrebbe potuto influenzare l’intera indagine.
Una borsa intrigante nel canale
“Era una borsa bianca, all’inizio non ci ho fatto troppo caso, poi ho avuto paura che qualcuno ci avesse gettato dei cuccioli. Così ho deciso di aprirla”, ha dichiarato Cristina. All’interno, ha trovato abiti sporchi, impregnati di una sostanza rossastra che sembrava sangue. Erano indumenti firmati: due canottiere, tre pantaloni (due da uomo e uno da donna) e un paio di scarpe, capi che solitamente non si abbandonano senza motivo.
La scoperta sulla gemella Cappa

Un indizio trascurato
L’episodio avvenne a meno di due settimane dalla tragica scoperta del corpo di Chiara Poggi nella villetta di via Pascoli. Nonostante la vicinanza temporale e geografica al delitto, quegli abiti non furono mai considerati rilevanti dalle autorità. Le analisi eseguite all’epoca non rilevarono tracce di sangue o DNA che potessero collegare gli indumenti a Chiara o al suo assassino.

Ciò che continua a sorprendere è il contesto del ritrovamento: una borsa abbandonata in campagna, contenente abiti riconoscibili ma sporchi e mai reclamati da nessuno. Nessun negozio ha denunciato furti di tali articoli, e nessun residente li ha identificati come propri. Perché disfarsi di vestiti costosi? E perché proprio in quel luogo?


#Garlasco, Ecco gli elementi trovati nel canale pochi giorni dopo il delitto#Mattino5 pic.twitter.com/bLP7uY6cZP
— Mattino5 (@mattino5) May 28, 2025
Per anni, questo episodio è stato relegato ai margini della narrazione ufficiale, etichettato come coincidenza. Tuttavia, con la riapertura delle indagini, che stanno esaminando anche piste precedentemente ignorate, alcuni analisti si domandano se non sia opportuno rivedere quel dettaglio con occhi nuovi. La nuova inchiesta sembra voler ricostruire minuziosamente i movimenti intorno alla villetta di via Pascoli e nelle aree circostanti nei giorni seguenti al delitto.
Un mistero irrisolto
Il mistero della borsa resta aperto. Con le tecnologie attuali e un rinnovato interesse mediatico, potrebbe finalmente trovare una soluzione. In un’indagine complessa come quella di Garlasco, ogni dettaglio — anche il più insignificante — potrebbe rivelarsi cruciale.