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Fiorentina: la tempesta di Palladino lascia tutti di stucco

Pubblicato: 28/05/2025 16:45

Una sorpresa inaspettata ha colpito la Fiorentina. Raffaele Palladino, senza preavviso, ha rassegnato le dimissioni. Un gesto che ha lasciato sbigottiti tifosi e dirigenza, soprattutto perché il tecnico aveva recentemente rinnovato il suo contratto.

“Cronaca d’un terremoto in casa #Fiorentina: le dimissioni di Palladino hanno colto di sorpresa la società. Cosa c’è dietro la scelta del tecnico e i possibili scenarihttps://t.co/tqJMN43bL7” — Fiorentinanews.com (@Fiorentinanews) May 28, 2025

Un addio che lascia interrogativi

Il perché di questa decisione improvvisa è il grande quesito che rimbalza tra i tifosi e i media. Dopo una stagione oltre le aspettative, cosa ha spinto Palladino a dire basta? Al momento, non ci sono comunicati ufficiali, solo speculazioni e ipotesi.

Le possibili ragioni sono tante: un conflitto interno, un’offerta allettante da un altro club o forse una scelta personale. Tuttavia, nessuno ha ancora fatti concreti su cui basarsi.

Un ambiente scosso e le conseguenze per la squadra

L’addio di Palladino ha generato un vero e proprio scossone all’interno della Fiorentina. La dirigenza è già al lavoro per trovare una soluzione, ma il clima di incertezza potrebbe avere ripercussioni sul futuro del club.

Si parla di una delusione dopo la Conference League o dell’ambizione di raggiungere la Champions. Nonostante la stagione positiva con la Conference conquistata e un progetto ambizioso, l’addio resta un mistero.

Un rinnovo che puzzava di stabilità

Solo poche settimane fa, Palladino sembrava saldamente al comando con un contratto prolungato fino al 2027. Eppure, a distanza di venti giorni, arriva questo strappo inaspettato. Un cambio di rotta che potrebbe essere stato anticipato da segnali di insoddisfazione.

La dirigenza potrebbe aver ignorato alcuni campanelli d’allarme, forse legati a questioni di mercato o a divergenze future, come la possibile partenza di Kean.

I rumors e le speculazioni del mercato

Al momento, l’ipotesi di un trasferimento in un altro club è prematura. I nomi di Bologna e Torino circolano, ma sono solo voci. Anche l’idea di un ritorno a Milano, grazie ai rapporti con Galliani, è poco più di un pettegolezzo.

Con 53 panchine, 26 vittorie e un percorso di crescita, l’era Palladino potrebbe chiudersi bruscamente, a meno che la società non riesca a fargli cambiare idea.

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