Vai al contenuto

Garlasco, in casa quel sacchetto con le mutandine sporche: cosa ci hanno fatto

Pubblicato: 28/05/2025 14:45

Nuove rivelazioni scuotono il caso Garlasco, a quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Sul prossimo numero della rivista Giallo (Cairo Editore), in edicola da mercoledì 29 maggio, saranno pubblicati contenuti esclusivi che riguardano le dichiarazioni rese da Marco Poggi, fratello della vittima, durante un interrogatorio del 18 ottobre 2007.
Leggi anche: Garlasco, Marco Poggi e il video intimo di Chiara. “Stasi mi disse che me lo avrebbe dato”

Secondo quanto anticipato dalla redazione, Marco Poggi avrebbe riferito ai carabinieri di aver notato sul computer della sorella una chat privata tra Chiara e il suo fidanzato, Alberto Stasi, in cui si parlava dello scambio di un video intimo tra i due. La conversazione risalirebbe a circa un anno prima della morte di Chiara. Un dettaglio che, secondo gli inquirenti, potrebbe aprire nuovi scenari sulle persone che, frequentando la casa, avrebbero potuto scoprire quel contenuto.

In particolare, Marco riferì che su quel computer giocavano spesso ai videogiochi alcuni suoi amici, tra cui Andrea Sempio, nome già riemerso nelle recenti indagini riaperte dalla Procura di Pavia. La domanda sollevata dalla rivista è inquietante: «È possibile che qualcuno di quei ragazzi sia venuto a conoscenza del video e abbia maturato una fantasia disturbante su Chiara?».

Nel servizio esclusivo, Giallo pubblica anche una fotografia inedita scattata sulla scena del crimine. Si tratta di un’immagine che mostra, su un divano della villetta di via Pascoli, un sacchetto contenente quattro paia di slip da donna usati. Gli indumenti, evidenzia il settimanale, furono tolti dal sacchetto e fotografati direttamente sul posto, ma non vennero repertati né inviati in laboratorio per le analisi.

Un dettaglio che solleva nuovi interrogativi: «Perché quegli indumenti non furono sottoposti a test biologici?», scrive la rivista, insinuando il sospetto di omissioni investigative nei primi momenti successivi all’omicidio. La mancanza di una corretta conservazione e analisi di quei reperti potrebbe aver compromesso potenziali prove decisive.

L’uscita del numero promette di riaccendere l’interesse su uno dei casi più controversi della cronaca italiana. Con la posizione di Alberto Stasi nuovamente in discussione e il nome di Andrea Sempio tornato in auge, il mistero attorno alla morte di Chiara Poggi potrebbe assumere nuove prospettive investigative.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2025 16:28

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure