
Pochi giorni prima di togliere la vita a Martina Carbonaro, 14 anni, il suo ex fidanzato Alessio Tucci, 17enne di Afragola, aveva pubblicato su TikTok un post nostalgico che oggi suona come un presagio inquietante. “Domani il Napoli al 99% vincerà il suo quarto scudetto, ma quanto sarebbe stato bello festeggiarlo con la persona che ti manca attualmente”, scriveva il ragazzo. A un commento di un utente, che raccontava di essere stato lasciato tre giorni prima della partita, Tucci aveva risposto: “Capisco”.
Un segnale pubblico di sofferenza ossessiva che, secondo gli inquirenti, si è trasformata in follia omicida. La relazione con Martina, a quanto pare, era finita da poco, ma Alessio non aveva accettato la rottura. Nonostante la sua giovane età, aveva già mostrato segni di gelosia patologica. Eppure, dopo la denuncia di scomparsa della ragazza — la sera del 26 maggio — aveva partecipato attivamente alle ricerche, insieme al padre. “Erano in macchina, lui sembrava normalissimo”, ha raccontato una testimone.
Ma la maschera è caduta in fretta. Le indagini condotte dai carabinieri, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, si sono focalizzate fin da subito su di lui. Decisive sono state le testimonianze raccolte e soprattutto le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Una ricostruzione che ha portato a una svolta rapida: Alessio è stato interrogato dal pubblico ministero e ha confessato di aver ucciso Martina e di averne poi nascosto il corpo.

Secondo quanto emerso, la dinamica sarebbe quella di un femminicidio adolescenziale, nato dal rifiuto e alimentato da un’idea distorta del possesso. Martina, una giovane piena di vita, è stata strappata alla famiglia e agli amici in modo brutale, mentre l’autore del delitto provava a fingersi parte delle ricerche, nascondendo la verità dietro un’apparente normalità.
Ora la città di Afragola è sconvolta. Il quartiere, la scuola, le coetanee della vittima si stringono attorno a una famiglia spezzata dal dolore. Intanto, gli inquirenti stanno definendo i contorni giudiziari della vicenda. Tucci, ancora minorenne, è accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Sarà la magistratura minorile a stabilire l’iter processuale, mentre si apre l’ennesimo, doloroso capitolo del dramma della violenza di genere tra i più giovani.
Un caso che pone interrogativi urgenti su educazione sentimentale, prevenzione e il ruolo delle reti sociali nel veicolare e talvolta amplificare emozioni tossiche.