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Vaccini per donne e bambini, la decisione che cambia tutto: cosa succede ora

Pubblicato: 28/05/2025 15:01

“Let’s make America healthy again”: con questo slogan, parafrasando il celebre motto trumpiano, il ministro della Salute dell’amministrazione Trump, Robert F. Kennedy Jr., ha annunciato una svolta che promette di accendere il dibattito negli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato in un video pubblicato online, il vaccino anti-Covid non sarà più tra quelli raccomandati dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) per donne incinte e bambini. Al suo fianco, nel filmato, anche Marty Makary, commissario della FDA, e Jay Bhattacharya, direttore del National Institutes of Health, entrambi noti per le loro posizioni critiche sulle strategie vaccinali pandemiche.

Nel video, Kennedy ha duramente criticato l’amministrazione Biden, accusandola di aver promosso in modo indiscriminato i richiami vaccinali per i bambini, nonostante – sostiene – non vi siano prove cliniche solide a supporto. Ma la reazione del mondo medico non si è fatta attendere. Tra le voci più autorevoli c’è quella del dottor Steven Fleischman, presidente dell’American College of Obstetricians and Gynecologists, che ha replicato: “La scienza non è cambiata. L’infezione da Covid in gravidanza può avere esiti devastanti. Il vaccino è sicuro e protegge sia le madri che i neonati”.

Secondo Fleischman, sono ormai numerosi gli studi che evidenziano come la vaccinazione durante la gravidanza riduca significativamente il rischio per i neonati nei primi mesi di vita. “La maggior parte dei bimbi ricoverati per Covid sotto i sei mesi – ha sottolineato – sono figli di madri non vaccinate”.

Oltre agli aspetti sanitari, preoccupano anche le possibili ripercussioni economiche e logistiche. Secondo Paul Offit, pediatra e direttore del Vaccine Education Center presso l’ospedale pediatrico di Philadelphia, questa decisione potrebbe limitare l’accessibilità al vaccino, specialmente per le fasce più vulnerabili. “Togliere le raccomandazioni significa anche esporre il vaccino a tagli nei finanziamenti pubblici e alla riduzione della copertura assicurativa”, ha spiegato.

Non è la prima volta che Robert F. Kennedy Jr. esprime diffidenza verso i vaccini. Già in passato aveva parlato del vaccino anti-Covid come del “più letale mai prodotto”. Tuttavia, la sua posizione attuale si colloca in un’area di ambiguità politica: da un lato, porta avanti la sua storica battaglia contro alcuni vaccini, dall’altro, da quando è entrato nell’amministrazione Trump, ha assicurato che non intende imporre divieti, ma piuttosto “garantire una scelta informata basata sulla scienza”.

Durante un’intervista alla CBS, lo stesso Kennedy aveva dichiarato: “Non toglierò i vaccini a nessuno. Mi limiterò ad assicurarmi che le decisioni siano basate su dati affidabili”. Parole che ora sembrano in contraddizione con l’ultima mossa annunciata, destinata a dividere ulteriormente l’opinione pubblica americana in un momento in cui la fiducia nella scienza e nelle istituzioni sanitarie resta un tema caldo.

L’esclusione del vaccino anti-Covid dalle raccomandazioni ufficiali del CDC rappresenta dunque una svolta controversa che potrebbe avere impatti sia sanitari che sociali. Intanto, il dibattito tra esperti, politici e cittadini è solo all’inizio, mentre l’autunno si avvicina con l’incognita di nuove varianti e l’eventuale ritorno di ondate infettive.

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