
Il Milan ha ufficializzato il ritorno di Massimiliano Allegri in panchina. L’incontro decisivo si è svolto oggi pomeriggio, alla presenza dell’amministratore delegato Giorgio Furlani, del direttore sportivo Igli Tare, del presidente Paolo Scaronie dell’agente Giovanni Branchini. Dopo il summit, l’ex tecnico della Juventus ha apposto la firma sul contratto: un accordo di due anni, con opzione per un terzo, da circa 5,5 milioni di euro netti a stagione.
Un ritorno dopo 11 anni
Allegri si prepara così a vivere la sua seconda avventura sulla panchina rossonera, a distanza di oltre un decennio dalla precedente. Nella sua prima esperienza a Milanello, durata dal 2010 al 2014, il tecnico toscano aveva messo insieme 178 presenze ufficiali, totalizzando 91 vittorie, 49 pareggi e 38 sconfitte, con 303 gol segnati e 178 subiti. Sotto la sua guida, il Milan aveva conquistato uno Scudetto (stagione 2010-2011) e una Supercoppa Italiana (2011).

Una nuova sfida per rilanciare il Milan
Il ritorno di Allegri rappresenta una scelta strategica e di peso per il club rossonero, reduce da una stagione deludente conclusa senza l’accesso alle coppe europee. La dirigenza ha deciso di puntare su un profilo esperto, abituato a gestire la pressione e a vincere in Italia. La figura di Allegri, con il suo curriculum e la sua capacità di adattamento, viene vista come l’uomo giusto per restituire solidità e identità alla squadra, riportandola ai vertici della Serie A.
Il Milan riparte dunque da una vecchia conoscenza, convinto che l’esperienza e la leadership di Max possano rivelarsi fondamentali per iniziare un nuovo ciclo vincente.