
Non si trattava del primo episodio sfortunato di questa corsa: già nella tappa iniziale in Albania, il ciclista era stato coinvolto in una caduta, e in seguito, sullo sterrato di Siena, era stato costretto a ricorrere a punti di sutura al ginocchio. Nonostante il breve recupero concesso dal giorno di riposo, il dolore e le difficoltà fisiche hanno continuato ad accompagnarlo.
Per il secondo grande giro consecutivo, quindi, il corridore è costretto a ritirarsi prima della fine. Una serie di cadute, problemi fisici e imprevisti lo ha fermato, ma non ha incrinato la determinazione di un atleta che, alla sua giovane età, ha già dimostrato coraggio e talento. La speranza ora è in un pronto recupero e in nuove occasioni per tornare competitivo.

“Siena è stato l’ultimo giorno in cui mi sono sentito bene”
Nel corso della diciottesima frazione della competizione, con partenza da Morbegno e arrivo a Cesano Maderno, il corridore ha alzato bandiera bianca. Alla partenza, il suo volto appariva gonfio e sofferente, conseguenza della puntura di un calabrone avvenuta poco prima. La reazione allergica, unita alla stanchezza accumulata e ai postumi di una caduta nei giorni precedenti, lo ha convinto ad arrendersi attorno al chilometro 100 dall’arrivo.
Nei giorni scorsi, il giovane corridore aveva ammesso le sue difficoltà: «Siena è stato l’ultimo giorno in cui mi sono sentito bene. Il ginocchio mi faceva molto male, ma non voglio usarlo come scusa. Nel ciclismo, queste cose succedono. Spero di recuperare e di aiutare la squadra», aveva dichiarato, mantenendo un tono positivo nonostante il momento delicato.