
Le città italiane lottano da anni contro l’abbandono dei rifiuti. I Comuni attivano campagne informative, installano nuove telecamere, aumentano i controlli. Alcuni cittadini però continuano a ignorare le regole. Gettano l’immondizia dove capita, anche in zone sorvegliate.
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Il fenomeno si concentra soprattutto nelle periferie. I sacchi appaiono ai margini delle strade, accanto ai marciapiedi, dietro i cassonetti. Le istituzioni rispondono con sanzioni più severe e strumenti tecnologici. La battaglia si fa ogni giorno più serrata.
La normativa prevede sanzioni pesanti. La legge punisce gli atti di inciviltà ambientale. Dal 2023, chi getta rifiuti fuori dai circuiti autorizzati rischia multe salate. In alcuni casi, la multa può superare i 10mila euro.
Il caso di Monreale
La scena si è svolta a Monreale, nel Palermitano. Una donna ha agito nel cuore della notte. Ha indossato un lenzuolo, forse per sembrare un fantasma. Ha lasciato dei sacchi di immondizia sul ciglio della strada. Il suo intento era quello di non farsi riconoscere.
Le telecamere comunali hanno però ripreso tutta la scena. I fotogrammi mostrano la figura muoversi con cautela. L’abito bianco copre tutto il corpo. Ma non basta. Le immagini raccontano ogni dettaglio.
La polizia locale ha analizzato i filmati. Gli agenti hanno seguito il percorso del veicolo. Da lì sono risaliti all’identità della donna. Hanno bussato alla sua porta poche ore dopo.
Le parole dell’assessore Mannino
L’assessore all’Igiene Urbana, Giulio Mannino, ha commentato l’episodio. Ha parlato di “comportamento vergognoso”, ricordando che “ogni furbetto deve sapere che non resta impunito”. Ha aggiunto che il Comune userà tutti gli strumenti a disposizione.
Mannino ha espresso anche rammarico. “Nonostante gli sforzi, vediamo ancora troppa inciviltà”. Il Comune di Monreale investe su sensibilizzazione ambientale. Ma alcuni cittadini ignorano ogni appello.
L’azione delle istituzioni
L’amministrazione punta sulla videosorveglianza. Le telecamere coprono molte strade periferiche. Ogni mese registrano decine di infrazioni. Gli operatori passano ore a esaminare i filmati.
Le multe partono da mille euro. Possono raddoppiare in caso di rifiuti pericolosi. Le autorità non fanno sconti. L’identificazione avviene in pochi passaggi. Il controllo incrociato dei dati porta risultati concreti.
L’importanza della partecipazione civica
Il rispetto dell’ambiente richiede l’impegno di tutti. I cittadini devono cambiare abitudini. Devono usare i canali ufficiali per smaltire i rifiuti. Devono segnalare chi trasgredisce.
Le campagne del Comune continueranno. Le scuole, le associazioni, i comitati collaborano. Il senso civico deve diventare un valore condiviso.