Il mondo della televisione pubblica si prepara a un’estate di grandi cambiamenti. Con l’avvicinarsi della presentazione dei nuovi palinsesti Rai, prevista per luglio, le voci su un possibile addio di Alberto Matano a La Vita in Diretta si fanno sempre più insistenti. Dopo anni di successi pomeridiani su Rai1, il conduttore potrebbe essere pronto a voltare pagina.
Un nuovo capitolo per Matano?
L’ipotesi del suo abbandono si inserisce nel più ampio scenario di rinnovamento della programmazione diurna. Mentre Mara Venier ha scelto di rimandare il suo addio a Domenica In, mantenendo però un ruolo meno centrale, Matano potrebbe affrontare una nuova avventura, meno visibile ma più stimolante. Le sue sinergie con la Venier non sono un segreto, e si parla da tempo di un suo possibile ingresso nel team domenicale, non come erede diretto, ma come parte di una squadra in crescita.
La sensazione è che il conduttore, dopo tante stagioni a ritmi serrati, cerchi un rinnovamento. Le sfide d’ascolto pomeridiane su Rai1 possono logorare anche i più tenaci e, per Matano, l’idea di un progetto nuovo potrebbe essere allettante. Potrebbe abbandonare La Vita in Diretta per dedicarsi a qualcosa di più collettivo e, forse, più appagante a livello personale.
Il futuro di La Vita in Diretta
In caso di addio di Matano, chi prenderà il suo posto? Le indiscrezioni puntano su Eleonora Daniele, volto noto del mattino Rai, che con Storie Italiane ha dimostrato grande abilità nel gestire dirette complesse. Il suo nome è tra i più quotati nei corridoi di Viale Mazzini per prendere in mano le redini del programma pomeridiano.
Naturale conseguenza di questo cambio di guardia sarebbe la necessità di trovare un nuovo volto per il mattino Rai. Milo Infante, che ha ottenuto buoni risultati con Ore 14 su Rai2, sembra essere un candidato ideale, ma ha già smentito qualsiasi coinvolgimento. La Rai si trova, così, a gestire una situazione dinamica, con possibili soluzioni inaspettate.
In ogni caso, ciò che è certo è che la Rai guarda al futuro con una strategia di mobilità interna, puntando a mantenere alta la fidelizzazione del pubblico.