
Una tragedia di proporzioni drammatiche ha colpito una comunità, portando con sé morte, distruzione e disperazione. Una violenta alluvione ha spazzato via interi quartieri, lasciando centinaia di famiglie senza casa e trascinando via le vite di almeno 115 persone. Le scene di devastazione, le urla dei sopravvissuti e il fango che ha ricoperto ogni cosa parlano da sole: l’ennesimo disastro naturale ha colpito duramente.
I soccorritori lavorano in condizioni estreme, cercando corpi tra le macerie e l’acqua torbida. I racconti di chi è sopravvissuto dipingono un quadro di dolore e impotenza, mentre il bilancio delle vittime continua a salire. Le autorità locali hanno lanciato un appello per ricevere aiuti, ma il tempo stringe.
L’alluvione si è verificata a Mokwa, cittadina situata nello Stato di Niger, nel centro-nord della Nigeria. Le piogge torrenziali che hanno colpito l’area mercoledì sera sono state aggravate dal crollo di una diga nei pressi del fiume Niger. L’acqua ha invaso rapidamente le zone abitate, cogliendo molti residenti nel sonno. Il portavoce dell’Agenzia per la Gestione delle Emergenze dello Stato, Ibrahim Audu Husseini, ha confermato che “almeno 115 corpi sono stati recuperati, ma il numero è destinato a crescere”.

Interi nuclei familiari sono stati sterminati. Mohammed Tanko, 29 anni, ha raccontato di aver perso 15 parenti tra cui fratelli e cugini. Anche Danjuma Shaba, un pescatore di 35 anni, ha perso la sua abitazione e ora vive all’aperto: “Dormo in un parcheggio. Non ho più nulla”. Decine di persone risultano ancora disperse, mentre i soccorsi continuano a fronteggiare strade allagate e infrastrutture danneggiate.
Mokwa è un importante snodo commerciale tra il nord e il sud del paese, e la distruzione ha ripercussioni economiche gravi. Oltre alla tragedia umana, migliaia di persone sono ora sfollate e il commercio locale è paralizzato. Le autorità stanno cercando di garantire rifugi temporanei e distribuire beni di prima necessità, ma la portata del disastro ha messo a dura prova le risorse locali.
Le alluvioni in Nigeria non sono nuove: ogni anno la stagione delle piogge, che si estende da maggio a ottobre, provoca gravi danni e centinaia di morti. Il peggioramento del quadro climatico ha reso questi eventi sempre più violenti e frequenti. L’Agenzia Meteorologica Nigeriana aveva già lanciato un’allerta per possibili allagamenti in 15 stati, tra cui quello di Niger.
Gli esperti sottolineano come il cambiamento climatico e la scarsa manutenzione delle infrastrutture idrauliche siano le principali cause del disastro. “Non è più una sorpresa, ma continua a colpirci ogni anno con la stessa brutalità”, ha dichiarato da Abuja il giornalista Ahmed Idris. Mentre si cercano sopravvissuti, cresce la richiesta per un piano nazionale strutturato, in grado di prevenire nuove tragedie e proteggere le comunità più vulnerabili.