
Una notizia che ha scosso profondamente il mondo dello sport italiano: la scomparsa del giovane pallavolista e figura amata da molti. La sua vita è stata interrotta troppo presto da una malattia che lo ha colpito all’improvviso, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità che lo apprezzava tanto.
A soli 36 anni, era un atleta ammirato e rispettato, noto per la sua determinazione e abilità sul campo. La sua prematura scomparsa ha lasciato attoniti tutti coloro che lo conoscevano, ricordato non solo per le sue doti sportive, ma anche per la sua umanità e gentilezza.

Un atleta e un uomo di cuore
Matteo Piazzetta era originario di Mel di Borgo Valbelluna, in provincia di Belluno, e si era distinto come un vero campione nel mondo della pallavolo. Conosciuto per il suo potente “tiro mancino”, ha lasciato il segno in ogni partita giocata. La sua carriera, però, è stata bruscamente interrotta a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, culminato con il suo decesso all’ospedale di Treviso il 29 maggio.
La comunità sportiva e il club Belluno Volley lo ricordano con affetto: “L’intera società del Belluno Volley… si unisce al dolore della famiglia per la prematura scomparsa di Matteo Piazzetta…”. Le sue qualità umane brillavano tanto quanto quelle atletiche, rendendolo un punto di riferimento per chiunque avesse avuto la fortuna di incontrarlo.
La passione oltre il campo
Oltre alla pallavolo, Matteo coltivava una grande passione per la fotografia e l’arte, ambiti nei quali si rifugiava quando non era impegnato nelle competizioni. Questa sua sensibilità lo rendeva una persona unica, capace di vedere il mondo con occhi diversi e di catturare la bellezza in ogni dettaglio.
La storia di Matteo Piazzetta ci ricorda quanto sia fragile la vita e quanto sia importante ricordare e celebrare coloro che hanno toccato i nostri cuori. Anche se non è più con noi, Matteo continuerà a vivere nei ricordi di chi lo ha conosciuto e amato.