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Alessio Tucci al giudice: “Martina mi ha negato un abbraccio”, la confessione agghiacciante

Pubblicato: 30/05/2025 11:33

Certe storie si annidano negli angoli più oscuri della cronaca, lasciando dietro di sé una scia di incredulità e dolore. Alcune verità emergono lentamente, filtrate tra silenzi, sospetti e frammenti di testimonianze. Quella che inizialmente sembrava una sparizione come tante, ha presto assunto contorni drammatici e inquietanti, con un epilogo che ha sconvolto una comunità intera.

Un gesto estremo, un attimo di follia o una crudeltà pianificata? Le domande si moltiplicano mentre le autorità proseguono nelle indagini per fare piena luce su quanto accaduto. Nel frattempo, emergono nuove confessioni che gettano una luce ancora più cupa sul delitto.

La confessione di Alessio Tucci

Durante l’interrogatorio di convalida, Alessio Tucci, 18 anni, ha fornito ulteriori dettagli sulla tragica morte della 14enne Martina Carbonaro. Il giovane, assistito dal legale Mario Mangazzo, ha ammesso:
«Mi ha negato un abbraccio, si è girata di spalle. Io ho preso un sasso e l’ho colpita più volte». Una dichiarazione agghiacciante, che ha confermato l’intenzionalità del gesto e la violenza dell’aggressione.

Tucci ha anche spiegato cosa è accaduto subito dopo: «La maglietta bianca l’ho buttata. I pantaloni invece li ho tolti una volta a casa e mia madre li ha lavati». Dopo l’omicidio, è rientrato come se nulla fosse per fare una doccia, poi è uscito di nuovo con gli amici. La madre, secondo quanto riferito, non si sarebbe accorta delle macchie di sangue sui jeans.

Un comportamento inquietante

La confessione era già arrivata durante il primo interrogatorio con i carabinieri e il pubblico ministero, solo dopo che gli inquirenti avevano mostrato un video incriminante. Il ragazzo, in un comportamento che molti definiscono disturbante, aveva persino aiutato la famiglia della vittima nelle ricerche, mentre il corpo di Martina giaceva nascosto sotto rifiuti in un casolare abbandonato, non lontano dall’ex stadio Moccia, luogo noto alla giovane coppia.

Il giudice per le indagini preliminari è ora chiamato a decidere sulla convalida della custodia cautelare in carcere. Il sostituto procuratore Alberto Della Valle ha chiesto l’arresto per omicidio volontario pluriaggravato, anche dalla crudeltà. Secondo l’accusa, Tucci mostra una “personalità trasgressiva ed incontenibile”, incompatibile con la libertà.

Un caso che, al di là dei risvolti giudiziari, resta marchiato da una brutalità che ha lasciato senza parole un’intera città.

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