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“Me lo ha confessato lui”. Sempio, la rivelazione dell’amica: ancora un colpo di scena

Pubblicato: 30/05/2025 23:05

«L’impronta è tua? Andrea mi ha detto che sì, potrebbe essere sua. Ma allo stesso tempo mi ha confermato di essere innocente, e io non ho dubbi dopo la sua conferma». Parla così Elisa, un’amica di Andrea Sempio, nell’ultima puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 30 maggio. La sua voce si aggiunge al coro sempre più fitto di interrogativi sul delitto di Garlasco, che dal 2007 continua a scuotere l’opinione pubblica e a generare sviluppi giudiziari.

Elisa è originaria di Tromello, come Andrea, e lo conosce dal 2010. Ha deciso di raccontare la sua versione ora che l’amico è formalmente indagato per omicidio in concorso per la morte di Chiara Poggi, la ragazza uccisa nella villetta di famiglia il 13 agosto 2007. Le sue parole arrivano a pochi giorni dalla notizia di un nuovo elemento d’indagine: l’impronta 33, una traccia rimasta sulla parete destra della scala interna dove fu rinvenuto il corpo della giovane. Secondo una perizia disposta dalla Procura di Pavia, quell’impronta apparterrebbe proprio ad Andrea Sempio.

Quell’impronta, insieme a una serie di anomalie nelle indagini svolte all’epoca, ha portato la Procura generale a riaprire il fascicolo, inizialmente archiviato. In parallelo, è stato anche presentato un ricorso contro la semilibertà concessa ad Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Secondo i magistrati, ci sono ancora troppi punti oscuri per consentire un beneficio tanto rilevante a un condannato per omicidio.

Nel frattempo, l’attenzione mediatica torna su Andrea Sempio. Il suo nome era già emerso nel corso delle prime fasi dell’inchiesta, quando sotto le unghie di Chiara fu trovato un profilo genetico compatibile con il suo DNA. Allora, tutto fu archiviato come frutto di un contatto casuale. Ma oggi, con nuovi elementi sul tavolo, gli inquirenti vogliono vederci chiaro.

«Andrea mi ha detto che l’impronta potrebbe essere sua, ma mi ha anche giurato di non aver fatto nulla – ribadisce Elisa – e io gli credo, perché lo conosco». Parole semplici, ma cariche di significato, che risuonano forti in un’indagine che non sembra avere una fine. Un caso complesso, che tra impronte, perizie e ricorsi, continua a chiedere risposte.

La donna smentisce anche l’ipotesi satanista, che in passato aveva sfiorato il caso. «Non c’entra niente con quel gruppo. Andrea non è mai andato al santuario delle Bozzole», afferma, riferendosi a uno dei presunti luoghi legati a rituali esoterici citati in una pista investigativa poi abbandonata.

Intanto, la difesa di Sempio si prepara ad affrontare una nuova fase del procedimento, mentre l’Italia guarda ancora con inquietudine a un delitto irrisolto che, dopo quasi vent’anni, non smette di far discutere.

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