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Michele Serra attacca Giorgia Meloni a Piazzapulita: “Non riconosce il razzismo”

Pubblicato: 30/05/2025 11:44
Michele Serra insulto Meloni

La televisione italiana, da sempre, è un riflesso delle sue fratture. E quando un programma come Piazzapulita decide di ospitare un confronto acceso sul significato di nazione, cittadinanza e razzismo, si entra inevitabilmente in una zona grigia, dove il confronto rischia di trasformarsi in polarizzazione. È quello che è successo nell’ultima puntata, quando l’intervento del giornalista e scrittore Michele Serra ha lasciato il segno.
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Le parole di Michele Serra sul governo Meloni

Seduto di fronte a Corrado Formigli, Michele Serra ha scelto la via più diretta. Senza filtri, ha attaccato l’attuale governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di “non riconoscere il razzismo”. Parole che, pronunciate in prima serata su una rete nazionale come La7, non sono passate inosservate. Secondo Serra, una parte della politica italiana oggi sarebbe priva di “anticorpi culturali” per individuare e contrastare i fenomeni discriminatori che si annidano nella società.

Il giornalista ha poi rafforzato la sua posizione portando il discorso su un piano ancora più politico. «Voterò con particolare convinzione il referendum che facilita e semplifica la cittadinanza agli stranieri», ha dichiarato, riferendosi alla consultazione dell’8 e 9 giugno, che in alcune città italiane prevede quesiti di indirizzo su temi di integrazione e diritti civili.

Una visione della nazione tra convivenza e identità

Nel suo ragionamento, Serra ha tracciato un confine netto tra due visioni contrapposte del concetto di nazione. Da un lato, quella che ha attribuito alla destra, fondata su basi “etniche”, secondo le sue parole. Dall’altro, la proposta progressista di una nazione “come concittadinanza, convivenza tra persone diverse”. È un passaggio cruciale, perché svela la matrice ideologica che Serra attribuisce agli avversari politici: una lettura della società che esclude piuttosto che includere.

Non si è trattato solo di un’opinione personale, ma di un posizionamento politico esplicito, che ha toccato anche gli elettori di centrodestra, implicitamente ritenuti aderenti a una visione identitaria esclusiva. È in questo contesto che Corrado Formigli, senza nascondere la propria sintonia, ha affermato: «Condivido pienamente l’importanza di questo referendum. È un principio di civiltà occidentale che va difeso».

Nessun contraddittorio sull’accusa di razzismo

Ma il momento più discusso dell’intervento di Serra è arrivato alla fine. Quando ha affermato che “una parte della politica non ha gli anticorpi per riconoscere il razzismo”, lo ha fatto senza fornire esempi concreti, ma lasciando intendere un riferimento diretto al governo in carica. Una dichiarazione netta, che ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico e sui social.

Ciò che ha fatto discutere maggiormente è stata l’assenza di un contraddittorio. Formigli ha scelto di non incalzare l’ospite su una delle accuse più gravi pronunciate nella serata. Nessuna richiesta di chiarimento, nessun confronto dialettico. Solo un passaggio silenzioso al tema successivo. Una scelta che, per molti, ha reso ancora più evidente la linea editoriale del programma.

Uno specchio delle divisioni ideologiche

La puntata di Piazza Pulita si è così trasformata, ancora una volta, in un palcoscenico per riflettere le fratture ideologiche del Paese. Da un lato, la sinistra che cerca di rilanciare la propria proposta culturale e politica attraverso battaglie simboliche. Dall’altro, il timore che le parole forti finiscano per allontanare ulteriormente i due schieramenti, senza offrire soluzioni concrete.

Il caso di Michele Serra dimostra quanto il confine tra informazione e militanza possa farsi labile, soprattutto quando si affrontano temi delicati come razzismo, identità nazionale e integrazione. La sensazione è che, più che informare, in certi momenti si voglia influenzare. E questo, in un contesto già profondamente polarizzato, rischia di alimentare divisioni anziché favorire un dibattito serio e costruttivo.

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Ultimo Aggiornamento: 30/05/2025 14:45

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