
Aveva il volto nascosto, ma la sua musica era riconoscibile ovunque. In un mondo giallo fatto di gag surreali, satira spietata e icone pop, Alf Clausen era il suono stesso de I Simpson, la sua colonna vertebrale invisibile. Ora, quello spartito si è interrotto per sempre. Clausen si è spento giovedì 29 maggio nella sua casa di Los Angeles, all’età di 84 anni, dopo aver combattuto a lungo contro una malattia rara e debilitante.
Lo ha reso noto la figlia, Kaarin Clausen, raccontando al The Hollywood Reporter che da otto anni il padre era affetto da paralisi sopranucleare progressiva, una forma di patologia neurodegenerativa che colpisce il movimento e l’equilibrio. Clausen è morto circondato dall’affetto della sua famiglia. Il mondo dell’animazione e della televisione americana perde così uno dei suoi maestri meno celebrati ma più influenti.
Il legame indissolubile con i Simpson

Dal 1990 al 2017, Alf Clausen è stato l’architetto sonoro della serie più iconica della tv. Ogni episodio de I Simpson portava la sua firma: non solo nella sigla ma in ogni scena, in ogni parodia musicale, in ogni citazione colta o assurda. A lui si devono gli arrangiamenti orchestrali, le canzoni originali, gli omaggi alla cultura americana. Fu Matt Groening, il creatore dello show, a definirlo “uno dei tesori non riconosciuti della serie”.
Il rapporto con la produzione si interruppe nel 2017, quando Clausen venne licenziato e al suo posto subentrò Bleeding Fingers Music, lo studio co-fondato da Hans Zimmer. Una ferita non facile da rimarginare, in una collaborazione durata 27 stagioni e premiata con 30 nomination agli Emmy (21 solo per I Simpson), due vittorie e numerosi altri riconoscimenti: otto ASCAP Award e cinque Annie Awards.
Oltre la Springfield di carta
Nato a Minneapolis il 28 marzo 1941, Clausen studiò musica in North Dakota, nel Wisconsin e al celebre Berklee College of Music di Boston. Prima dei Simpson, lavorò a diverse produzioni televisive e cinematografiche: da Moonlighting a Saranno famosi, da ALF a Una pazza giornata di vacanza, fino a Una pallottola spuntata. La sua carriera era già solida prima di entrare nella famiglia Simpson, ma fu lì che trovò la sua consacrazione definitiva.
“Clausen era un uomo incredibilmente talentuoso che ha fatto così tanto per I Simpson”, ha detto Al Jean, uno degli storici sceneggiatori della serie, ricordandolo con commozione.
Un’eredità musicale immortale
Il talento di Alf Clausen stava nel riuscire a sovrapporre l’orchestra classica all’ironia più dissacrante, nel trasformare ogni gag in un piccolo musical perfettamente orchestrato. La sua musica ha insegnato a milioni di spettatori cosa vuol dire prendere sul serio l’intrattenimento. Oggi che la sua bacchetta si è fermata, resta un’eredità enorme: centinaia di episodi, decine di parodie indimenticabili, una lezione di stile e rigore sotto l’aspetto più goliardico della cultura pop.
Come direbbero a Springfield, “Ay caramba!”, maestro Clausen. Ci hai fatto ridere anche con le note.