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Inzaghi e l’Inter: la finale di Champions e il futuro del tecnico

Pubblicato: 31/05/2025 14:02

Alla vigilia dell’attesissima finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain, l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, riflette sul cammino europeo della sua squadra. Con un mix di emozione e pragmatismo, Inzaghi sottolinea quanto sia importante il lavoro di squadra, l’equilibrio emotivo e l’amore per il club. “Sto bene qui, ho tutto per fare bene. Il mio unico pensiero è questa partita”, ha affermato durante la conferenza stampa all’Allianz Arena di Monaco.

Un futuro con l’Inter

Nonostante le voci di un possibile trasferimento verso lidi più esotici, Inzaghi sembra intenzionato a rimanere con l’Inter. Secondo Carlo Festa de Il Sole 24 Ore, il contratto del tecnico potrebbe essere esteso fino al 2027 o 2028, con un aumento di stipendio dagli attuali 6,5 milioni a 7-8 milioni. Un segnale forte di fiducia e continuità che l’Inter vuole accordare al suo Mister.

Questa sarà la seconda finale di Champions per Inzaghi in tre anni, un risultato che parla da sé. Tuttavia, il tecnico non cerca rivincite, ma è concentrato su ogni dettaglio della partita: “Le finali sono tutte gare a sé. Due anni fa contro il City non doveva esserci partita, e invece meritavamo di più. Ma quella gara ci ha insegnato molto”.

Determinazione e lucidità

In vista della sfida con i campioni di Francia, Inzaghi insiste sull’importanza della determinazione, ma sottolinea anche la necessità di mantenere la mente libera: “Abbiamo lavorato sui dettagli, siamo pronti, ma dobbiamo restare liberi mentalmente. Non bisogna trasformare il sogno in ossessione”.

Buone notizie arrivano anche dall’infermeria: Benjamin Pavard si è ripreso e potrebbe scendere in campo: “Ha fatto buoni allenamenti, oggi farà rifinitura. Se starà bene, scenderà in campo. È un giocatore fondamentale”. Quanto alla formazione, Inzaghi non si sbottona, ma conferma che “Tutti i 23 giocatori sono disponibili”.

Futuro e concentrazione

Riguardo alle speculazioni su un possibile addio, Inzaghi è chiaro: “Ora penso solo alla finale. Poi, come ogni anno, ci confronteremo col presidente, sempre per il bene dell’Inter. Ma ribadisco: qui ho tutto ciò che mi serve per togliermi soddisfazioni”.

Quando gli viene chiesto quali siano le parole chiave per affrontare una finale, Inzaghi risponde con pragmatismo: “Consapevolezza, lucidità, corsa, aggressione. E soprattutto attenzione ai particolari. Le finali si decidono sugli episodi”. E aggiunge, con un occhio al PSG: “Il PSG è forte, allenato da un tecnico che stimo. Ma anche noi abbiamo le nostre armi, e abbiamo dimostrato di saperle usare”.

Infine, un messaggio ai tifosi: “Ieri li abbiamo sentiti vicini, oggi idealmente saranno con noi. Abbiamo iniziato questo percorso a Manchester, vogliamo finirlo insieme a Monaco”. E chiede solo una cosa a se stesso e ai suoi uomini: “Dare tutto. Con determinazione, ma senza paura”.

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